Prima storica vittoria per la squadra sarda, battuta in finale la Briantea84 Cantù 73-67
L’Asinara Waves E-Ambiente scrive una pagina indelebile della sua storia conquistando, per la prima volta, la Coppa Italia di basket in carrozzina. Un successo arrivato al termine di una Final Four combattuta, disputata tra sabato 22 e domenica 23 febbraio al PalaMura di Porto Torres. In finale, i sardi hanno superato la Unipol Briantea84 Cantù con il punteggio di 73-67, dopo aver vinto in volata anche la semifinale contro il S. Stefano Sport (75-73).
Un trionfo che segna una svolta per la squadra di Porto Torres, che fino a questa edizione non aveva mai alzato un trofeo nazionale. La Briantea84, invece, vede sfumare la possibilità di conquistare la sua decima Coppa Italia, chiudendo al secondo posto dopo una finale tiratissima.
La Briantea84 decide di cambiare assetto rispetto alla semifinale, lasciando in panchina l’israeliano Shay Barbibay e schierando dal primo minuto l’olandese Robin Poggenwish. Nessuna variazione, invece, per Asinara Waves, che conferma il quintetto titolare visto nella semifinale contro S. Stefano.
L’Asinara parte con grande intensità, affidandosi soprattutto ai suoi esterni: Korkmaz è subito aggressivo, prendendosi cinque tiri nei primi cinque minuti, mentre Oguz sorprende la difesa canturina con i suoi tagli efficaci. Nonostante una partenza in cui il lungo Piotr Luszynski fatica a trovare il ritmo, i sardi chiudono il primo quarto avanti di 9 punti.
La Briantea84 prova a reagire affidandosi alla profondità della sua panchina: entrano prima Bellers, che dà solidità sotto canestro, poi capitan Geninazzi, subentrato a un Carossino poco preciso al tiro (1/6 dal campo). Ma è il solito Adolfo Damian Berdun a dare la scossa: l’argentino mette a segno un parziale di 8-2, riportando Cantù in scia e firmando due triple consecutive che valgono addirittura il sorpasso (+4).
L’Asinara però non si scompone: Luszynski entra finalmente in ritmo e sale in doppia cifra, mentre il turco Efeturk, pur impreciso al tiro, è determinante con 7 assist e 3 canestri consecutivi, tra cui quello sulla sirena che chiude il primo tempo sul 32-32.
Nel terzo quarto il match si accende ulteriormente. Carossino si fa finalmente sentire con una tripla e uno sfondamento subito, ma è ancora Efeturk a guidare l’Asinara, alzando le sue percentuali al tiro e portando i sardi sul +5 in due occasioni. Dall’altra parte, Berdun non ci sta e risponde con un altro parziale personale di 5 punti, ristabilendo l’equilibrio.
Si arriva all’ultimo quarto in perfetta parità, con il match che si trasforma in una vera e propria battaglia punto a punto. L’Asinara Waves sembra poter prendere il controllo, ma nel momento più delicato Patwald e De Maggi firmano un break improvviso che riporta la Briantea84 avanti di un punto.
Nel finale, però, sale in cattedra Piotr Luszynski, autentico dominatore sotto canestro: il polacco segna ripetutamente, bucando la difesa canturina ormai in difficoltà. Chiude con 24 punti, risultando il miglior marcatore del match. Efeturk sfiora la tripla doppia con 21 punti, 9 rimbalzi e ben 14 assist, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria.
Il punteggio finale 73-67 fa esplodere di gioia il PalaMura, con i tifosi sardi che festeggiano il primo grande titolo della storia dell’Asinara Waves.
Con questa vittoria, la squadra di Porto Torres, precedentemente nota come GSD Porto Torres, entra nell’élite del basket in carrozzina italiano. Un successo frutto di una crescita costante e di una stagione giocata ad altissimi livelli.
Per la Briantea84, invece, rimane l’amarezza per aver mancato l’appuntamento con la decima Coppa Italia, ma la consapevolezza di aver lottato fino alla fine contro un’avversaria che ha dimostrato grande solidità e carattere.