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Briantea84, primo squillo tricolore: battuta Asinara, ora il sogno dell’undicesimo scudetto è a un passo

La corsa al titolo italiano del campionato di Serie A di basket in carrozzina si è accesa con una gara uno intensa e spettacolare, che ha visto la Unipol Briantea84 Cantù imporsi con il punteggio di 68 a 63 sulla E-Ambiente Asinara Waves, nell’infuocata serata del 10 maggio. Il palazzetto brianzolo ha esultato per un successo che porta i campioni d’Italia in carica sull’1 a 0 nella serie di finale, proiettandoli a un solo passo dall’undicesimo scudetto della propria storia. La serie si sposterà ora in Sardegna, dove sabato 17 maggio andrà in scena gara due al PalaMura di Porto Torres, in casa della squadra che ha dominato la stagione regolare.

Protagonista assoluto del primo atto è stato ancora una volta l’argentino Adolfo Damian Berdun, che ha regalato l’ennesima dimostrazione del suo straordinario talento. Con 29 punti e 9 assist, ha illuminato l’attacco lombardo con giocate di altissima scuola, soprattutto nella prima metà di partita, in cui ha dettato i tempi e preso per mano la squadra nel momento più delicato. Accanto a lui, fondamentale anche la prova di Filippo Carossino, capace di prendersi la scena nel finale con canestri pesantissimi che hanno respinto l’ultimo tentativo di rimonta degli avversari.

La partita ha vissuto di strappi ed emozioni continue. L’avvio è stato favorevole agli ospiti, capaci di sorprendere la difesa canturina con una serie di penetrazioni centrali ben orchestrate. Dopo il 10-4 iniziale firmato da Oguz, coach Cristian Gomez è stato costretto a fermare il gioco per riorganizzare i suoi. La reazione non si è fatta attendere: Berdun e Carossino hanno iniziato a monopolizzare l’attacco, mentre Poggenwish e Bellers hanno aggiunto canestri preziosi in una fase in cui la Briantea ha trovato fluidità offensiva e maggiore intensità difensiva.

Nel secondo quarto l’argentino è salito in cattedra, infilando 7 canestri su 8 tentativi, compresa una tripla che ha spinto Cantù fino al +10. Asinara, però, non ha mollato, affidandosi alla leadership di Piotr Luszynski, protagonista di una prestazione monumentale da 24 punti e 10 rimbalzi. I sardi hanno accorciato lo svantaggio fino a tornare sotto la doppia cifra, pur pagando il terzo fallo di Oguz arrivato proprio allo scadere della prima metà di gara.

Il copione si è ripetuto anche nel terzo quarto, con Briantea che ha provato a scappare e Asinara capace di rientrare. Dopo il quarto fallo di Oguz, la panchina sarda ha pescato l’esperienza di Cosimo Caiazzo, decisivo in questa fase con quattro canestri che hanno tenuto viva la speranza. Nel quarto periodo, Simone De Maggi ha dato ossigeno ai lombardi con un buon impatto dalla panchina, ma la squadra di Porto Torres ha saputo ancora una volta trovare risorse per restare in partita. Ahmet Efeturk, poco brillante per larghi tratti, ha finalmente acceso la miccia con cinque punti consecutivi, compresa l’unica tripla della sua serata su sette tentativi.

Sul 64-61 a tre minuti dalla sirena, la gara è rimasta apertissima. Poi, quando i nervi cominciavano a pesare più dei tatticismi, è stato Carossino a trovare due canestri fondamentali che hanno allontanato definitivamente Asinara. L’ultimo tentativo di Luszynski è stato cancellato da una difesa aggressiva e puntuale, che ha chiuso la porta a ogni sogno di rimonta. La Briantea84 ha così potuto festeggiare una vittoria che pesa come un macigno nell’economia della serie.

Asinara esce sconfitta ma non ridimensionata, consapevole di aver messo in seria difficoltà i campioni in carica e di avere le armi per pareggiare i conti davanti al proprio pubblico. Le percentuali al tiro, in particolare quelle di Efeturk e Korkmaz, e qualche errore difensivo di troppo hanno fatto la differenza, ma la squadra sarda ha dimostrato carattere e struttura.

Tutto rimandato, dunque, al 17 maggio, quando la finale si sposterà in Sardegna per un secondo atto che promette scintille. Se Asinara dovesse riuscire nell’impresa di portare la serie in parità, sarà tutto da rifare nella gara tre in programma domenica 18 maggio, ancora a Porto Torres. Intanto, però, la prima zampata è di Cantù. E nel basket, specie quando la tensione sale, il peso dell’esperienza sa farsi sentire.