È arrivata la conferma ufficiale: Novak Djokovic non parteciperà all’edizione 2025 degli Internazionali BNL d’Italia. Il campione serbo, sei volte vincitore al Foro Italico, ha annunciato la sua rinuncia al prestigioso appuntamento romano, uno dei tornei a lui più cari e dove, come ha spesso dichiarato, si è sempre sentito “come a casa”.
L’assenza di Djokovic rappresenta una notizia che scuote il mondo del tennis e i tantissimi tifosi italiani e internazionali che speravano di vederlo ancora una volta protagonista sulla terra rossa del Foro. Roma, infatti, è da sempre uno dei palcoscenici privilegiati nella carriera del numero uno serbo: con 68 vittorie su 80 match disputati, è il secondo giocatore più titolato nella storia del torneo dopo Rafael Nadal. E proprio nella capitale, nel 2022, aveva festeggiato lo storico traguardo delle 1000 vittorie in carriera nel circuito ATP.
La decisione di saltare gli Internazionali d’Italia arriva in un momento delicato della stagione per Djokovic. Dopo aver sfiorato il titolo numero 100 in carriera a Miami, battuto in finale dalla giovane rivelazione ceca Jakub Mensik, il serbo ha incassato tre sconfitte consecutive: prima l’eliminazione al primo turno a Monte-Carlo per mano del cileno Alejandro Tabilo, lo stesso che l’aveva sorpreso a Roma nel 2024, poi il ko a Madrid contro l’azzurro Matteo Arnaldi.
È la seconda volta in stagione che Djokovic subisce una striscia negativa di tre sconfitte consecutive: un evento raro per un tennista della sua statura, accaduto l’ultima volta all’inizio del 2018, tra l’Australian Open e il torneo di Miami. Il suo attuale bilancio stagionale parla di 12 vittorie e 7 sconfitte, numeri inusuali per chi è abituato a dominare il circuito.
Nonostante le recenti battute d’arresto, Djokovic rimane il recordman di titoli nei Masters 1000, con 40 trofei alzati in carriera. L’assenza da Roma rappresenta una battuta d’arresto significativa anche per il torneo stesso, che perde uno dei suoi protagonisti storici proprio in una fase in cui il circuito è attraversato da un ricambio generazionale evidente, con i giovani che iniziano a imporsi stabilmente sulla scena.
Resta ora da capire se questa rinuncia sia motivata da ragioni fisiche, strategiche o semplicemente dal bisogno di un momento di pausa, in vista della parte più intensa della stagione. Una cosa è certa: gli Internazionali d’Italia 2025 dovranno fare a meno del loro campione più longevo e carismatico.