Alla fine ce l’ha fatta. Alla terza semifinale in carriera al Foro Italico, Coco Gauff ha infranto il tabù romano, superato se stessa e un’avversaria tostissima, per staccare un biglietto che da troppo tempo desiderava: la finale degli Internazionali BNL d’Italia. Dopo le sconfitte in semifinale del 2021 e del 2024, sempre fermata da Iga Swiatek, questa volta la statunitense ha chiuso il conto con il passato, approfittando dell’assenza della numero uno del mondo (già proiettata sul Roland Garros) e ha rimontato dal 3-5 nel terzo set contro Qinwen Zheng, firmando una vittoria che vale oro, se non di più.
Il punteggio finale recita 7-6(3) 4-6 7-6(4) in favore della ventunenne di Atlanta, numero 3 del ranking mondiale e quarta testa di serie del torneo. Ma dietro quelle cifre si cela un’autentica battaglia, durata 3 ore e 32 minuti, in cui Gauff ha alternato forza, determinazione e nervi saldi per resistere alla verve della cinese, che nei quarti aveva messo fuori gioco niente meno che Aryna Sabalenka. Per la giovane americana è il terzo successo in altrettante sfide contro Zheng, già battuta nei quarti proprio a Roma nel 2024 e nella finale delle WTA Finals di Riyadh dello scorso novembre.
Coco ha dovuto sudare ogni punto. Dopo un primo set giocato punto a punto e vinto al tie-break, ha ceduto il secondo alla cinese che ha ritrovato brillantezza e variazioni. Ma è nel terzo set che si è visto il cuore della campionessa. Zheng è andata avanti 5-3, ha servito per il match, ma proprio quando sembrava sul punto di completare l’impresa, Gauff ha alzato il livello, ribaltato l’inerzia e conquistato il tie-break decisivo, confermandosi ancora una volta maestra di resilienza.
“Sono molto in fiducia sulla terra battuta – ha dichiarato a fine match – Penso che sia una superficie che si adatta bene al mio gioco. Vorrei davvero vincere un titolo importante su questa superficie perché mi piace molto”.
E non potrebbe esserci occasione migliore. Quella contro Jasmine Paolini, domani in finale, sarà una sfida attesa e piena di significati. L’italiana giocherà con tutto il pubblico del Foro a sostenerla, Gauff proverà a diventare la prima americana a vincere a Roma dopo Serena Williams nel 2016, quando batté Madison Keys in una finale tutta a stelle e strisce.
Per Gauff, il 2024 e questo scorcio di 2025 hanno rappresentato una crescita tangibile sulla terra. Finalista a Madrid, ora finalista anche a Roma, in due dei tornei più prestigiosi della stagione sul “rosso”, la statunitense sta imparando a gestire la superficie con intelligenza e maturità. Il suo gioco potente ma anche capace di variazioni, la sua solidità mentale, l’esperienza che comincia a farsi sentire – pur avendo solo 21 anni – sono armi che adesso riesce a usare con continuità.
Contro Paolini, che a Roma ha firmato un cammino emozionante e coinvolgente, Gauff parte con i favori del pronostico, ma è consapevole che l’italiana non regalerà nulla. L’azzurra sarà alla sua seconda finale in un WTA 1000 dopo quella di Dubai, e avrà il pubblico dalla sua, in un Centrale che si preannuncia rovente.
Gauff contro Paolini sarà una finale inedita, ma anche profondamente meritata. Entrambe hanno mostrato, in modi diversi, grinta, qualità, tenuta mentale e voglia di emergere. Entrambe hanno dovuto superare avversarie temibili e momenti difficili. Ed entrambe arrivano all’appuntamento più importante con motivazioni altissime: Gauff cerca la consacrazione sul rosso, Paolini il coronamento di una carriera fatta di crescita silenziosa e continua.


















