Nel teatro monumentale del Foro Italico, Coco Gauff continua a scolpire la propria epopea in rosso. La ventunenne di Atlanta ha centrato la sua terza semifinale agli Internazionali BNL d’Italia, confermandosi una delle protagoniste assolute di questa stagione. A cadere sotto i colpi della numero 3 del mondo è stata la baby prodigio russa Mirra Andreeva, sconfitta in due set combattuti (6-4 7-6[5]) in un’ora e 42 minuti di gioco dal ritmo incalzante e dai contenuti tecnici altissimi.
Un successo che non solo la proietta tra le migliori quattro del torneo per la terza volta in carriera – come già accaduto nel 2021 e nel 2024 – ma che la fa entrare in un club esclusivo: nell’Era Open, solo Seles, Hingis, Sabatini ed Evert hanno centrato tre semifinali a Roma a un’età così giovane. E oggi Coco, che a differenza delle passate edizioni non dovrà affrontare l’incubo chiamato Iga Swiatek, ha una motivazione in più per sognare ancora più in grande.
La partita contro Andreeva, settima del ranking e una delle stelle più brillanti della Next Gen, si è decisa nei dettagli. Coco ha vinto con lucidità, più che con brillantezza: ha sbagliato meno nei momenti chiave, ha saputo reggere nei lunghi scambi e ha sfruttato l’esperienza per imporsi contro un’avversaria che ha mostrato tutto il suo talento, ma anche una certa inesperienza nelle fasi calde.
Nel primo set, l’equilibrio regna fino all’ottavo game, quando la russa crolla con un game pieno di errori. Gauff ringrazia e strappa il servizio. Mirra reagisce con il controbreak, ma ancora una volta i gratuiti – ben 20 solo nel primo parziale – le costano caro. Un altro diritto in rete, il secondo consecutivo, regala alla statunitense il set per 6-4.
Nel secondo set la partita si accende. Coco parte forte, arriva fino al 2-0 ma Mirra non ci sta e ribalta tutto fino al 3-2 con una fase di gioco intensa, più aggressiva e finalmente efficace. La qualità della sfida cresce, il pubblico applaude le traiettorie precise e il drop-shot chirurgico della giovane russa sul 5-5 del tie-break strappa un’ovazione. Ma alla fine, come spesso accade, vince chi sbaglia meno nei momenti cruciali: Gauff chiude 7-5 il tie-break con freddezza e intelligenza tattica. È la sua partita, ed è una vittoria pesante. Ancora una volta, Coco si prende Roma.
“Non ho giocato tutti i punti al meglio, ma sono molto contenta di essere di nuovo in semifinale. La chiave? La difesa. Ho rimandato ogni palla e messo pressione”, ha spiegato a caldo l’americana, felice di poter continuare la sua corsa in un torneo che ama.
E tra un game e un’intervista, Cori – questo il suo vero nome – ha svelato anche un suo debole tutto italiano: “Il mio piatto preferito? La cacio e pepe! Anche la carbonara è buona, ma il mio cuore dice cacio e pepe. Bisogna saper scegliere”. Una passione che la rende ancora più simpatica al pubblico romano, che l’ha adottata fin dalla sua prima apparizione sulla terra del Foro.
In semifinale, Coco troverà la cinese Zheng Qinwen, ottava del seeding, capace di eliminare nientemeno che Aryna Sabalenka, la numero uno del mondo e finalista della scorsa edizione. Una sfida da non perdere, che promette scintille. I precedenti sorridono all’americana: ha già battuto Zhang due volte, una delle quali proprio qui a Roma, nei quarti dell’anno scorso, e l’altra in finale alle WTA Finals di Riyadh.
La corsa al titolo prosegue, e questa volta senza Swiatek sulla strada, Gauff ha davvero l’occasione per completare il suo capolavoro italiano. Con la consueta determinazione, il suo tennis esplosivo e il sorriso di chi, tra un passante incrociato e un piatto tipico, sa come conquistare i cuori. Sulle note romane di un torneo che si tinge sempre più di stelle americane, Coco Gauff è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua ascesa. E magari, questa volta, il finale sarà condito proprio con cacio e pepe.






