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Paolini in finale a Roma: “Io e il pubblico abbiamo vinto insieme”

Jasmine Paolini of Italy during the match against Peyton Stearns of United States of America at the Internazionali BNL d'Italia 2025 tennis tournament at Foro Italico in Rome, Italy on may 14, 2025.

foto: Antonietta Baldassarre/INSIDEFOTO

Roma ha di nuovo la sua regina, o almeno la sua pretendente. Dopo undici lunghi anni, un’italiana torna in finale agli Internazionali BNL d’Italia, e a farlo non è una veterana navigata, ma una ragazza di cuore e talento che ha conquistato ogni centimetro di campo e ogni battito del Centrale con determinazione e umiltà: Jasmine Paolini, 29 anni, da Bagni di Lucca, numero 5 del mondo e sesta testa di serie del tabellone, ha superato la statunitense Peyton Stearns con il punteggio di 7-5 6-1, e si prepara ora a sfidare Coco Gauff per il titolo.

La sua è più di una semplice impresa sportiva: è la favola della ragazza che a Roma non aveva mai vinto più di una partita in carriera e che oggi, in una primavera che profuma di sogno, si ritrova finalista del torneo più prestigioso d’Italia, quinta azzurra della storia a raggiungere questo traguardo e la prima nell’Era Open a disputare più di una finale WTA 1000.

Il match contro Stearns, 23enne americana alla prima semifinale in un torneo “1000”, è stato per un set una battaglia di nervi e di testa. Jasmine ha dovuto annullare due set-point, uno nel nono e l’altro nel decimo game, prima di chiudere in crescendo e dilagare nel secondo parziale. Una prova di forza e maturità. Ma anche una vittoria condivisa, come lei stessa ha voluto sottolineare tra le lacrime e i sorrisi, nel momento più emozionante del suo percorso.

“Io e il pubblico abbiamo vinto insieme” ha detto, con il cuore ancora in gola. “È un sogno essere qui, giocare in Italia, con tutto questo tifo, in un torneo così importante. All’inizio ho fatto fatica, non avevo grandi sensazioni, ma la vostra spinta mi ha dato la forza per cambiare marcia. È stato bellissimo. Mi avete dato la carica. Vi ringrazio con tutto il cuore”.

La semifinale conquistata a suon di vincenti e determinazione ha un valore che va ben oltre il punteggio. Jasmine è la terza italiana a raggiungere una finale al Foro Italico nell’Era Open, dopo Raffaella Reggi, vincitrice a Taranto nel 1985, e Sara Errani, finalista nel 2014. Ma tra queste, solo lei può vantare due finali nei WTA 1000: un primato che la pone davanti a nomi pesanti come Flavia Pennetta, Camila Giorgi e la stessa Errani, con la quale condivide oggi anche il campo in doppio.

In semifinale ha chiuso con 14 vincenti e 24 errori gratuiti, mentre l’americana ne ha commessi 48. Una statistica che racconta da sola il peso della solidità di Jasmine in questo momento del torneo. Ha saputo resistere nei momenti difficili, risalire da situazioni complicate e poi imporsi con autorità quando la partita si è aperta.

Paolini ha voluto anche ricordare l’intero movimento italiano, che in questi giorni vive uno dei suoi picchi più luminosi. “È bellissimo far parte di questo momento del nostro tennis, ha detto, con Musetti in semifinale, Jannik Sinner pronto a giocare i quarti e Matteo Berrettini che spero possa tornare presto a sorridere. Sono davvero orgogliosa”. E non c’è dubbio che lo sia anche tutto il pubblico italiano di Jasmine, che l’ha accompagnata passo dopo passo in questo cammino memorabile.

Ora l’ultimo ostacolo sarà Coco Gauff, la numero quattro del seeding e finalista anche a Madrid, che in semifinale ha battuto l’altra giovane russa Mirra Andreeva. Un’avversaria temibile, ma in uno scenario come il Centrale, con Roma e l’Italia intera a spingerla, Jasmine Paolini non parte mai sconfitta.