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Paolini nella storia: è la quinta italiana in finale agli Internazionali BNL d’Italia

Jasmine Paolini italiana in finale

Jasmine Paolini

foto: Antonietta Baldassarre/INSIDEFOTO

Roma sogna con Jasmine Paolini, che con il successo sulla statunitense Peyton Stearns ha conquistato un traguardo storico: sarà lei a rappresentare il tricolore in finale agli Internazionali BNL d’Italia, la prima azzurra a riuscirci dopo Sara Errani nel 2014 e la quinta in assoluto nell’ultracentenaria storia del torneo. Un’impresa dal sapore epico, che riaccende il cuore del Foro Italico e fa risuonare i cori del Centrale per un’italiana pronta a scrivere una nuova pagina di gloria.

Con questa qualificazione, Paolini aggiunge il proprio nome a un ristretto e prestigioso gruppo di protagoniste azzurre che hanno vissuto il sogno della finale. Un cammino che parte da Lucia Valerio, passa per Annelies Ullstein Bossi, Raffaella Reggi e, appunto, Sara Errani. Un percorso lungo quasi un secolo, che racconta la storia del tennis femminile italiano e il suo legame speciale con la terra rossa.

Fu Lucia Valerio ad aprire il cammino. Milanese classe 1905, dominò la scena nazionale per un decennio, vincendo gli Assoluti per dieci anni consecutivi dal 1926 al 1935. Quattro finali a Roma, la prima nel 1930, persa contro la spagnola Lilí de Alvarez nonostante un vantaggio iniziale di un set e un break. Ma la rivincita arrivò l’anno dopo, 1931, con il trionfo contro l’americana Dorothy Andrus. Poi altre due finali, nel 1934 e 1935, ma senza esito positivo contro Helen Jacobs e Hilde Sperling, due colonne del tennis mondiale dell’epoca. Quella della Valerio fu una carriera d’eccezione, che contribuì a portare l’Italia tra i grandi scenari del tennis internazionale.

Nel 1950, fu il turno di Annelies Ullstein Bossi, tedesca di nascita ma italiana d’adozione dopo il matrimonio con il giocatore Renato Bossi. Giocatrice di classe e di intelligenza tattica, vinse la finale contro l’inglese Joan Curry per 6-4 6-4, diventando la seconda italiana a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro. Quella vittoria fu il picco di una carriera solida, che la portò anche in semifinale al Roland Garros e nella top 10 mondiale secondo il ranking ufficioso del tempo. Con la sua grazia e la sua precisione, Bossi rappresentò l’eleganza del tennis d’altri tempi.

Per vedere un’altra azzurra trionfare in finale bisogna attendere il 1985, anno in cui gli Internazionali si disputarono eccezionalmente a Taranto. La protagonista fu Raffaella Reggi, romagnola di talento e grande carattere, capace di imporsi su Vicki Nelson-Dunbar con un doppio 6-4. Fu una delle soddisfazioni più grandi della sua carriera, che l’avrebbe portata fino alla posizione numero 13 del ranking WTA. Reggi fu anche campionessa Slam in doppio misto agli US Open 1986 con Sergio Casal, e si tolse più volte il lusso di sfidare – con onore – le migliori del mondo. La sua vittoria agli Internazionali resta uno dei rari momenti di gloria azzurra nel singolare femminile del torneo.

L’ultima italiana ad arrivare in finale prima di Paolini fu Sara Errani nel 2014. La giocatrice romagnola, già finalista al Roland Garros due anni prima, completò un torneo straordinario, eliminando nei quarti Li Na, numero 2 del mondo, e in semifinale Jelena Jankovic. Ma in finale contro Serena Williams fu costretta ad arrendersi a un infortunio muscolare che le tolse energia e lucidità proprio sul più bello. Il 6-3 6-0 finale non rese giustizia a una settimana memorabile, che comunque le regalò l’abbraccio del pubblico romano.

E ora tocca a Jasmine Paolini, 28 anni, nata a Bagni di Lucca, già vincitrice quest’anno del WTA 1000 di Dubai in doppio, che sta vivendo la stagione più importante della sua carriera. Con determinazione, concentrazione e una maturità tattica che le ha permesso di battere giocatrici più esperte e blasonate, ha saputo conquistare Roma partita dopo partita. Nessuna italiana era arrivata in finale al Foro Italico da 11 anni, e se dovesse riuscire a battere anche l’ultimo ostacolo, diventerà la prima campionessa italiana a Roma dal 1985.