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Paolini nella storia: “Non mi sembra vero, è un sogno”

Jasmine Paolini

foto: Antonietta Baldassarre/INSIDEFOTO

Con la coppa tra le mani, gli occhi lucidi e un sorriso che sembra voler abbracciare tutto il Foro Italico, Jasmine Paolini entra nella storia del tennis italiano. È la prima azzurra a vincere gli Internazionali BNL d’Italia, e lo ha fatto nel modo più netto e convincente: battendo in finale Coco Gauff, numero 3 del mondo, in due set. Un trionfo che ha il sapore della favola, di quelle che si coltivano da bambine sognando sugli spalti, e che oggi diventano realtà davanti a un pubblico in delirio e alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accorso a celebrare un successo che travalica lo sport.

“Non mi sembra vero. È incredibile avere questo trofeo tra le mani, sono emozionatissima”, ha detto Jasmine appena scesa dal podio, ancora incredula per un’impresa che la proietta nel pantheon del tennis tricolore, a quarant’anni esatti dal successo di Raffaella Reggi (allora però a Taranto). Quello che è accaduto a Roma, però, non ha precedenti nella storia recente: una tennista italiana che vince nel torneo di casa, battendo avversarie di altissimo livello e conquistando il cuore di un intero Paese.

Dopo aver ricevuto i meritati applausi, Paolini ha voluto rivolgere un pensiero sincero e affettuoso alla sua avversaria: “Congratulazioni a te Coco per questa finale. Continuate così, tu e il tuo team. In bocca al lupo per le prossime settimane”. Parole pronunciate con quella eleganza e sportività che la contraddistinguono, e che Gauff ha immediatamente ricambiato: “Sono felice per te Jas, sei una splendida persona e te lo meriti. È sempre dura affrontarti, ma oggi è il tuo giorno”.

Terminato il protocollo, Jasmine ha spalancato il cuore, regalando un momento di rara autenticità. Ha ringraziato tutti, con voce tremante e sguardo rivolto alle persone che le hanno permesso di arrivare fin qui: “Grazie al mio team e alla mia famiglia, ai miei amici che mi supportano sempre. È grazie a loro se oggi abbiamo questa coppa tra le mani. Grazie alla FITP, ai volontari, agli arbitri, ai raccattapalle, al pubblico che è stato speciale, ai medici, alla dott.ssa Parra che mi è sempre accanto. C’è un lavoro invisibile dietro a tutto questo, e pesa tanto. Oggi lo voglio celebrare con tutti voi**”.

E poi, inevitabilmente, l’emozione ha preso il sopravvento. La voce rotta, i ricordi dell’infanzia, i sogni mai nemmeno immaginati: “Sono venuta da bambina a vedere questo torneo, e pensare un giorno di poter sollevare questa coppa non era nemmeno nei miei sogni. È un sogno essere qui. Grazie al Presidente Mattarella per essere venuto al Foro Italico: l’anno scorso siamo andati noi al Quirinale, quest’anno siamo riusciti a portarlo qui. È un’emozione unica”.

L’abbraccio del Centrale non finisce, ma Jasmine sa che il torneo non è ancora concluso: “Domani c’è la finale del doppio, non me la sono dimenticata. Bisogna restare concentrati, e spero che veniate un po’ prima per sostenerci anche lì, perché abbiamo bisogno di voi”. Un’ultima frase che sa di promessa, di determinazione, ma anche di quell’umiltà che ha sempre accompagnato la sua scalata.

Da spettatrice a campionessa. Jasmine Paolini ha scritto la storia con il sorriso sulle labbra e la racchetta nel cuore. Roma ha la sua nuova regina. E l’Italia, finalmente, un’altra leggenda da raccontare.