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Sinner, il ritorno del numero uno: Roma attende il suo campione

Internazionali BNL d'Italia

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foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

La lunga attesa è finita. Dopo tre mesi di sospensione e silenzi forzati, Jannik Sinner è pronto a rientrare nel circuito e lo farà là dove il cuore del tennis italiano batte più forte: agli Internazionali d’Italia di Roma. Un rientro che assume i contorni di un evento simbolico, quasi epocale, per il movimento tennistico nazionale, che dopo decenni di sogni accarezza ora la realtà di avere un numero uno del mondo in cima alla classifica e al centro della scena mondiale.

Il giovane altoatesino tornerà in campo con una nuova consapevolezza e, soprattutto, con il desiderio di lasciarsi alle spalle una vicenda complessa, quella della sospensione legata al Clostebol, che per settimane ha tenuto banco nei media e tra gli appassionati, gettando ombre su una carriera fin qui limpida. Chiarito ogni aspetto, archiviata ogni polemica, Sinner vuole tornare a parlare con la racchetta, suo unico e autentico linguaggio.

La cornice del Foro Italico non potrebbe essere più adatta per accogliere questo attesissimo ritorno. Roma è pronta, e lo è anche la Federazione Italiana Tennis, che con il direttore del torneo Paolo Lorenzi ha predisposto un’accoglienza speciale per il suo fuoriclasse. Per Jannik è stato allestito uno spazio esclusivo, una sorta di suite personale, dove potrà allenarsi, riposare e confrontarsi con la sua squadra e le persone a lui più vicine, lontano dai riflettori indiscreti e dal trambusto della players lounge, che lo stesso Sinner ha definito, in riferimento alla sua esperienza australiana, un ambiente talvolta “scomodo”.

In questi giorni, il campione azzurro si sta preparando a Montecarlo, dividendo il campo con Lorenzo Sonego, amico e compagno di nazionale, e in precedenza con il britannico Jack Draper. Gli allenamenti intensi e mirati testimoniano la voglia, quasi febbrile, di tornare a competere. La tabella di marcia prevede l’arrivo a Roma già nei primi giorni della prossima settimana, con i primi allenamenti previsti da lunedì, come anticipato anche da La Gazzetta dello Sport.

Le parole di Sinner alla vigilia del suo rientro sono cariche di emozione e determinazione: «Sono felice di tornare a Roma, è un trofeo a cui tengo molto». Non è una dichiarazione qualunque, perché il pubblico italiano aspetta da quasi cinquant’anni un proprio vincitore agli Internazionali: l’ultimo fu Adriano Panatta, nel 1976. Il sogno che sembrava irraggiungibile oggi ha il volto pulito e il rovescio letale di un ragazzo di 22 anni che non ha mai nascosto le proprie ambizioni, né il peso della responsabilità di rappresentare un’intera generazione.