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Maratona di Roma 2017 – Meteo testa e Muscoli

Per sintetizzare la giornata di gara della maratona di Roma, potremmo affermare che i protagonosti assoluti dell’edizione numero 23 della Maratona di Roma sono stati il Meteo, la testa dell’atleta ed i muscoli.

Il meteo, protagonista indiscusso ha iniziato a manifestarsi ben 53 secondi dopo lo start dei primi atleti paraolimpici che con il campione olimpionico Alex ZanarAlex Zanardidi in testa hanno conquistato i primi metri del tracciato. Ed il meteo davvero non è stata clemente e sembra essere davvero protagonista sempre presente. Nelle ultime 5 edizioni infatti in ben quattro di esse si è manifestato in maniera davvero non clemente.

Una festa alla partenza, una festa per gli atleti Top Runner sia di hand bikes, sia di running maschile e femminile, davvero tutti concentratissimi, una festa per i 100.000 presenti all’appello sia per la maratona, sia per la Fun Run, la gara non competitiva di quattro km il cui traguardo e relativo village è allestito in quel meraviglioso scenario che è il Circo Massimo. Una festa per la città di Roma, con i 500 eventi musicali lungo il percorso ed una festa per i numerosissimi romani accorsi lungo le transenne ad applaudire incessantemente e sotto la pioggia tutti gli atleti dal primo all’ultimo.

La testa di ogni singolo atleta, altra protagonista. Non è facile infatti mantenere la concentrazione e bilanciare le energie in un tracciato in cui si alternano asfalto e sanpietrini (ed anche purtroppo molte buche), e mantenere il minimo grip per consentire una forza di spinta costante per i 42km. Tela Sindaca Raggi premia la vincitricenendo anche conto che le distrazioni per gli atleti erano davvero moltissime a cominciare dagli oltre 500 siti archeologici, storici e culturali dislocati lungo il persorso, tanto da ottenere un riconoscimento ufficiale dell’UNESCO.

Per questo i muscoli di ogni atleta sono stati messi a dura prova proprio nell’alternarsi di queste condizioni: il meteo ha reso il percorso particolarmente scivoloso e la temperatura conseguentemente diminuita, non ha facilitato il compito.

E chi ha saputo gestire i propri muscoli e le proprie energie in maniera ottimale ha ottenuto i risultati migliori. Alex Zanardi ad esempio che ha ottenuto un tempo strepitoso sul bagnato di 1:10:06 arrivando in una pericolosa sbandata alla curva finale prima del rettilineo del traguardo, segno che il campione ha davvero dato tutto in questa gara ottenendo la sesta vittoria su sette partecipazioni complessive.Shura Kitatata Tola

E’ il caso ad esempio del vincitore della categoria uomini, Shura Kitata Tola, che ha chiuso con il  tempo di 2:07:28 sulla linea del traguardo, ma al parziale del 35km si trovava infatti in 9 posizione. Nonostante la pioggia il vincitore ha sfiorato il tempo record della gara. Dopo di lui ad un minuto e mezzo di distanza, sono arrivati sul traguardo Ruto Dominic Kipngetic e Bitok Benjamin Kipngetic completando così il terzetto sul podio.

Nella categoria donne il bis del successo dello scorso anno lo ha ottenuto l’etiope Rahma Chota Tusa con il tempo di 2:27:23 con il quale ha migliorato il tempo di 2:28:49 con il quale aveva vinto lo scorso anno. La gara femminile, nel suo complesso, è stata nella prima parte di gara fino al 23Km. Solo da oltre metà gara quindi, poco dopo essere giunti a Piazza Mazzini, la Tusa ha iniziato a spingere lasciando secondi alle inseguitrici. Fortunatamente il divario accumulato con le inseguitrici è stato corposo, perchè nell’ultimo tratto ha pagato particolarmente la fatica con un tempo particolarmente altro, ma fortunatamente è riuscita comunque a giungere in prima posizione distaccando di oltre 4′ Mestawot Shankutie Tadesse con un tempo di 2:31:41 e Abeba Tekulu Gebremeskel con il tempo finale di 2:45:37.

 

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