#Rubriche #i 100 passi di via dei Gladiatori

I 100 passi dopo Roma Lille

tifo, tifosi

Tifosi della Roma in Curva Sud

foto: Andrea Staccioli/INSIDEFOTO

Roma–Lille, il gelo del dopo partita: un silenzio che pesa più di mille parole

Non è un silenzio assordante, ma qualcosa di più sottile e inquietante quello che accompagna i passi dei tifosi giallorossi lungo via dei Gladiatori dopo Roma–Lille. Nessuno si ferma a commentare, nessuno alza la voce per sfogarsi o per tentare un’analisi improvvisata: restano solo gli sguardi sbarrati, fissi davanti a sé, mentre le mani si infilano in tasca per difendersi dal freddo e dal disincanto.

Le parole non ci sono, o meglio, scivolano via appena accennate. Qualcuno bisbiglia un “damme ’na sigaretta”, qualcun altro confessa a denti stretti “m’è passata la fame”. E poi quel sussurro amaro che si ripete, quasi fosse un ritornello di resa: “se so’ proprio fermati” o peggio: “‘gnaa posso fa”.

Provare a inserirsi in questo vuoto è un esercizio vano. La risposta, se arriva, è sempre la stessa: “lascia stà”. E in quel “lascia stà” c’è la sintesi perfetta di un malessere collettivo che non ha bisogno di frasi articolate per raccontarsi.

Se la partita era iniziata con 15 minuti di silenzio da parte della curva, con gli striscioni ancora al contrario per solidarietà a chi questa sera non può esserci dopo gli arresti dei tifosi giallorossi in Francia, i cori in curva ci sono stati per tutta la partita, anche nei momenti più difficili, riportando però il silenzio in coda all’uscita della casa sportiva, questa volta ‘sbattendo la porta’, ma sempre senza rumore.

Il dopo partita, stavolta, non regala racconti né sfoghi da riportare. C’è solo un’assenza che pesa, un silenzio che diventa cronaca, uno stato svuotato all’improvviso, uno stadio che sembra allontanarsi alle spalle senza che nessuno abbia il coraggio di voltarsi a guardarlo prima di ritornare a casa.