#Cronaca #Sociale

Emergenza alla Sfattoria degli Ultimi

sfattoria degli ultimi

L’appello degli animalisti

 

Ci appelliamo a tutte le persone con coscienza che hanno potere decisionale in questa assurda situazione, affinché desistano dalla volontà di abbattere gli animali della Sfattoria degli Ultimi. Sono circa centotrenta animali tra maiali e cinghiali. Sono tutti microchippati e registrati in Banca Dati Nazionale come animali non DPA (non destinati ad uso alimentare). Il rifugio si trova a Roma e rientra tra le aree indicate come zona rossa, ovvero a rischio peste suina. I gestori della struttura hanno ricevuto la visita dell’Asl con la comunicazione che, in caso di ordine di abbattimento, sarebbero costretti a procedere con l’uccisione degli animali.

Tutto questo nonostante la normativa vigente escluda categoricamente gli animali non DPA dall’abbattimento. Ciò significa che questi ordini di abbattimento sono totalmente illegittimi.

La Sfattoria degli Ultimi é un luogo in cui vi sono animali salvati da condizioni di maltrattamento e NON prende soldi dallo Stato. L’Asl ha dato linee guida difficili da seguire (doppie recinzioni e corridoi sanitari) e la Sfattoria degli Ultimi ha provveduto a mettere in pratica ogni richiesta.

Come riportato sul sito del Ministero della Salute, la peste suina africana non è trasmissibile agli esseri umani. Gli animali della Sfattoria sono tutti sani e vivono isolati, quindi non vi è alcun pericolo di contagio tra animali e di conseguenza non può esservi alcun impatto sulla salute pubblica.  
 
Nessun animale dovrebbe essere privato della vita, né per essere trasformato in cibo, né per altro. Qui però si tratta addirittura di illegalità, essendo la questione riguardante animali che la stessa legge vieta di uccidere poiché non destinati all’alimentazione. L’uccisione avviene con le scosse elettriche, davanti ai propri simili.

I gestori del rifugio stanno vivendo un incubo, nella continua preoccupazione di ricevere un “mandato di assassinio” (perché di questo si tratta) da parte dell’Asl.

Questa follia è moralmente inaccettabile e va fermata subito. Se permetteremo alle istituzioni di commettere una tale barbarie all’interno di un rifugio, sarà come dare loro l’autorizzazione, quando lo riterranno opportuno, di entrare nelle nostre case e trucidare i nostri cani e gatti.

Link per la Petizione: https://chng.it/ZrjGvDJbz6
 
Salviamo gli animali de La Sfattoria Degli Ultimi dall’abbattimento.
Condividete più possibile, grazie!
 
Anche Massimo Vacchetta, del Centro Recupero Ricci “La Ninna”, sostiene la causa:
 
CARO COLLEGA, DIRETTORE DELL’ASL ROMA 1 TI SCRIVO…
Caro collega, direttore del servizio veterinario dell’Asl Roma 1 vorrei che tu guardassi questo video.
Ascolta le parole di questo ragazzo, osserva i suoi occhi, presta attenzione a come gli animali interagiscono con lui…
Le sue sono parole piene di sentimento, di amore per le creature di cui si occupa.
Uno sguardo così si incontra raramente nella nostra società piena di astio, di risentimento e di odio.
Tutto ciò che Emanuele desidera, assieme ai suoi amici volontari del santuario La Sfattoria degli ultimi, è di poter continuare a prendersi cura delle creature salvate dai macelli.
Tutti ciò che chiede è di poter continuare ad essere felice aiutando i bisognosi.
È una cosa bella sai?
E allora ti chiedo come negare a qualcuno la gioia di fare del bene agli ultimi tra gli ultimi, una manciata di animali che hanno passato la loro vita miseramente negli allevamenti e che ora sono trattati con dignità ?
Quando ci siamo laureati abbiamo fatto il giuramento di Ippocrate, e il primo precetto che ci venne insegnato fu quello di non nuocere.
Vorresti tradire questa promessa?
Ho sempre pensato che chi si iscrive a veterinaria è una persona speciale che ama profondamente gli animali ed è disposta a fare tanti sacrifici per aiutarli.
È ancora così per te?
L’impegno del veterinario del servizio pubblico è quello di garantire il benessere animale e di preservare salute pubblica nell’osservanza delle leggi.
Capisco la tua preoccupazione in tal senso, ma le due cose devono essere mantenute in un equilibrio giusto ed equo.
E tu ben sai che questo non accade, perché gli animali negli allevamenti fanno una vita triste e piena di dolore.
Allora ti chiedo caro collega, e te lo chiedo con il cuore in mano…
Puoi salvare la vita dei 130 animali della Sfattoria degli ultimi?
A volte ci vuole il coraggio di assumersi certe responsabilità ma la posta in gioco è altissima.
Qui non si tratta solo di proteggere animali indifesi, qui si tratta di preservare i sentimenti di chi li aiuta e di tutte le persone che hanno a cuore la loro sorte, e ti garantisco che sono tanti, tantissimi.
Vuoi davvero seminare la disperazione, calpestare l’amore delle persone, insegnare che la violenza è l’unica soluzione ai problemi?
Oppure vuoi fare un gesto umano di rispetto della vita?
Caro collega, ti chiedo un atto di coraggio e di giustizia, quella vera che va oltre la legge che punisce sempre i più deboli.
Perché tu un giorno non debba fare i conti con la tua coscienza, e quel giorno verrà e sarà un giorno amaro.
Pensaci! Fai un gesto d’amore! Abbi compassione per chi non può difendersi perché verrà il tempo in cui anche tu e io saremo dalla parte dei più fragili e avremo bisogno di essere trattati con cura e rispetto…
Grazie di cuore ❤️
CONDIVIDETE
👉 Mandate per favore delle pacifiche email al Direttore dell’ASL Roma 1 in cui chiedete la grazia per queste creature sane e pacifiche!
📧 angelo.tanese@uniroma5.it
📧 direzione.generale@aslroma1.it
Forza armata dei ricci!
Chiedo aiuto a tutte le associazioni animaliste: UNIAMO LE FORZE!
CONDIVIDETE TANTISSIMO E FIRMATE LA PETIZIONE!🙏🙏