#Cronaca #Salute e Sanità

Sicurezza Rafforzata negli Ospedali Romani: Presidi di Polizia Attivi 24/7

Sala rossa Pronto soccorso in attesa di utilizzo intensivo

Sala rossa Pronto soccorso in attesa di utilizzo intensivo

Il Ministero dell’Interno ha annunciato un aumento significativo delle misure di sicurezza negli ospedali di Roma, in risposta a un numero crescente di aggressioni subite dal personale medico e infermieristico. I presidi di polizia saranno attivi 24 ore su 24 nei sei principali ospedali della città: San Camillo, Policlinico Umberto I, Sant’Andrea, Gemelli, Policlinico di Tor Vergata e San Giovanni.

L’annuncio, fatto dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, arriva dopo mesi di violenze e di tensione negli ospedali. “Fin dal gennaio scorso abbiamo avviato importanti azioni per garantire maggiore sicurezza al personale sanitario” ha affermato il Ministro. “Il nostro impegno prosegue, come testimonia l’aumento degli agenti dedicati alle sei strutture di Roma, dove ora sarà assicurata una presenza continuativa delle Forze di polizia“.

Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha accolto con favore la notizia, sottolineando l’importanza di proteggere chi si prende cura della salute dei cittadini. Rocca ha ricordato come avesse evidenziato l’importanza di tutelare gli operatori sanitari nei pronto soccorso, soprattutto negli orari notturni, fin dal suo primo incontro con i prefetti dopo il suo insediamento.

Le violenze ai danni del personale sanitario, che purtroppo vanno avanti da anni e si verificano troppo spesso nei nostri pronto soccorso, costituiscono un comportamento intollerabile” ha detto Rocca. “Ringrazio il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. È la dimostrazione di come il dialogo tra Istituzioni rappresenti l’unica via per affrontare le criticità che da troppi anni affliggono il nostro territorio“.

Il presidente ha anche sottolineato che il dialogo con il Ministero dell’Interno e i prefetti continuerà, con l’obiettivo di garantire l’incolumità e la sicurezza degli operatori anche negli ospedali delle altre province del Lazio.

Nel Lazio non c’è più spazio per chi insulta, percuote, picchia, aggredisce medici e infermieri che con grande spirito di sacrificio mettono la propria vita al servizio degli altri” ha concluso Rocca. “La Regione sarà sempre al fianco del proprio personale sanitario”.

L’intensificazione della presenza delle forze dell’ordine è un passo significativo verso la protezione del personale medico, che continua a fronteggiare non solo i pericoli della pandemia, ma anche la violenza e l’abuso nei loro luoghi di lavoro. Il progetto pilota a Roma potrebbe rappresentare un modello da seguire anche per altre città italiane nel prossimo futuro.