Battute finali in Campidoglio per l’approvazione definitiva della pubblica utilità sul progetto.
Come il New White Hart Lane di Londra, lo stadio del Tottenham, che oltre al calcio ospiterà eventi, concerti e un’area ricreativa con campi sportivi, un brand store, museo, ristoranti e pub, al costo di circa 530 milioni di euro, questo sarà il nuovo Stadio dell’A.S. Roma in località Pietralata, per il quale oggi, 9 maggio, si pronuncerà l’Aula Giulio Cesare sulla Pubblica Utilità del progetto sostenuto dall’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia.
L’idea è di realizzarlo entro il 2027, per il centenario del Club Giallorosso, e i tempi a conti fatti non sono poi così larghi, a progettarlo dovrebbe essere l’agenzia Popoulos, una delle più quotate al mondo, e la stessa che ha realizzato il faraonico progetto dell’Hotspur Stadium (altro nome dello Stadio londinese del Tottenham), per una capienza di 62mila spettatori.
Lo stadio sorgerà su terreni del Comune, che resteranno tali, dati in concessione all’A.S. Roma per 90 anni, non saranno impiegati capitali pubblici per la realizzazione dello stadio e annessi come parcheggi e opere urbanistiche, dopo tale periodo di tempo lo stadio passerà in mano al Comune.
Il progetto è passato in Conferenza dei Servizi preliminare per lo studio di fattibilità alla fine dello scorso anno, per poi essere approvato in Giunta capitolina a febbraio, che ha espresso parere favorevole alla dichiarazione di pubblico interesse per la riqualificazione di aree degradate, oggi tocca al Consiglio Comunale doversi pronunciare in modo definitivo sulla Pubblica Utilità.
Restano alcuni nodi principali legati al trasporto pubblico e al suo dimensionamento in vista del carico dovuto agli eventi, l’adeguamento della rete stradale, e sono questi due punti sui quali probabilmente a intervenire dovrà essere il Comune di Roma con denaro pubblico. C’è poi il problema delle aree verdi, c’è chi dice che si perderanno alcuni ettari di terreno a conti fatti, che verrà impermeabilizzato, il nodo dei parcheggi non ritenuti del tutto adeguati ai flussi previsti, e la presenza nelle vicinanze dell’Ospedale Pertini, al quale deve essere consentita anche nel corso degli eventi la piena agibilità e facilità di accesso, e che inoltre necessita di un isolamento acustico dallo stadio, essendo come ospedale in classe acustica uno. Ci sono infine alcuni residenti della zona, Via degli Aromi, che andranno incontro a espropri per la realizzazione dell’opera.
Abbiamo raggiunto per parlarne il Capogruppo di Italia Viva in Assemblea Capitolina, l’On. Valerio Casini:
Onorevole come si è svolta la discussione in Aula della scorsa settimana e come prevede andrà quella di oggi?
“I lavori si sono svolti in un clima di grande collaborazione, senza ostruzionismo, pensi che sono stati presentati in tutto un centinaio di emendamenti, un numero davvero basso rispetto a quello che succede in altre occasioni, molti sono stati accorpati o trasformati in Ordini del Giorno. Noi di IV abbiamo presentato 3 emendamenti, anche sul Trasporto pubblico, e 7 Odg come atti di indirizzo attuativo”.
Cosa avete chiesto a proposito del Tpl?
“Quella del Tpl è una sfida importante perché lei sa che avremo situazioni in cui il carico di utenti sarà molto alto e va fatto un lavoro importante di dimensionamento, i pareri dei Dipartimenti competenti sono molto chiari in merito, nello studio di fattibilità ad esempio sono stati considerati dei livelli di riempimento dei convogli della metro troppo alti, è quindi necessario potenziare l’offerta sia su ferro aumentando il numero dei convogli, che studiare la viabilità e l’adeguamento dei nodi di scambio e della rete su gomma che servirà l’area del nuovo Stadio. Per tutti questi motivi abbiamo ritenuto necessario tramite un emendamento richiedere di inserire il potenziamento del Tpl in delibera ora, a costo zero per il Comune. Inoltre tramite un Odg abbiamo chiesto che venga effettuato uno studio sul piano di finanziamento futuro per i trasporti”.
Ci sono altri punti che ritenete di primaria importanza?
“La sicurezza: con un altro emendamento abbiamo chiesto un presidio fisso di polizia locale e forze dell’ordine per garantire la giusta sicurezza durante gli eventi. Con numeri di affluenza così alti, sia sportivi che di spettacolo o culturali, si va da 55mila fino a 62mila spettatori, ma si è parlato anche della possibilità di arrivare a 65mila presenze, il lavoro di sola prevenzione delle forze dell’ordine è fondamentale. C’è poi anche l’aspetto non secondario del contrasto all’abusivismo commerciale”.
Al di là dell’importantissimo lavoro in Aula cosa pensa di questa infrastruttura e quale la valutazione generale sul progetto?
“Si tratta sicuramente di un progetto importante di riqualificazione per il quadrante e con un indotto che avrà ricadute positive sull’intera città di Roma. Parliamo di un indotto commerciale di 2500 posti di lavoro, lo stadio oltre agli eventi sportivi sarà anche un grande polo ricreativo e luogo di eventi di intrattenimento sportivo non solo calcistici, oltre che di intrattenimento artistico. Quello che poi mi ha convinto maggiormente a sostenere il progetto e che ha convinto il nostro gruppo di Italia Viva è stata la valenza di sostenibilità e innovazione. C’è un’attenzione al verde, la creazione di un parco annesso allo stadio che lo connetterà con le zone limitrofe, fruibile dalla cittadinanza, e la realizzazione di campi sportivi. Il fatto poi che la nostra città sia sede di un progetto come questo è un segno di grande innovazione, la possibilità di proiettare la capitale nel futuro con un’infrastruttura sportiva di moderna concezione e di indiscusso carattere internazionale”.
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