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Terminato il recupero del Casale Camerini. Un nuovo spazio destinato a scopi sociali

Casale Camerini

Il Casale Camerini restaurato

foto: Giulia Piccioli

Da rifugio per il terziario agrario a spazio sociale di pubblica utilità, ecco la nuova vita del Casale Camerini

Il casale Camerini restaurato

Costruito un secolo fa, un tempo casale usato per la coltivazione terriera ed allevamenti della zona Bufalotta ai margini di Roma, nel quadrante nord, poi a lungo abbandonato proprio in mezzo a quel piano di noza che negli anni ’80 ha visto gradualmente la costruzione di palazzi ed insediamenti residenziali e popolari che ha dato origine prima all’estensione del quartiere montesacro nord, meglio conosciuto con il nome di Talenti, e successivamente ad una zona ormai definita come ‘Bufalotta‘ dall’antica ‘Ciampiglia dei Del Bufalo’, nobile famiglia di Pistoia trasferitasi a Roma nel cui stemma araldico figura una testa di bufalo.

Il Casale è stato salvato dalla recente previsione di demolizione. Nell’ambito del Programma di Recupero Urbano (PRU) Fidene Valmelaina intervento privato n. 11, era prevista dalla Convenzione urbanistica del 2008 la possibilità per l’Amministrazione di chiederne la cessione in comodato d’uso gratuito al consorzio privato che ha realizzato il quartiere. Ed il III municipio di Roma, quando ancora era la IV circoscrizione, ha colto la palla al balzo.

Il presidente del municipio Giovanni Caudo, ha dichiarato infatti negli scorsi mesi: “L’edificio è  un esempio di casolare della campagna romana rimasto intercluso all’interno di uno dei quartieri di recente costruzione e che potrà nuovamente diventare, ce lo auguriamo, un presidio culturale, sociale e paesaggistico del nostro quadrante”.

La direttiva municipale del 23 marco 2021, determina che la destinazione d’uso del casale sia a scopo di educazione ambientale, produzione artigianale, valorizzazione della storia e della vocazione agricola del territorio.

Una nuova vita quindi che va a riscoprire proprio ciò che è stato nella zona Bufalotta in passato e che ci riporta indietro nel tempo pur cavalcando l’odierno in prospettiva del futuro per non perdere di vista la tutela ambientale proprio a pochi metri dove fino a pochi anni fa esisteva un allevamento di struzzi.