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Intitolata una piazza a Sergio Bardotti, autore, paroliere e poeta contemporaneo

foto: Giada Ferri

Sabato 24 luglio alle ore 19:00, non molto lontano da Roma – per l’esattezza nella località di Formello – è stata, finalmente, inaugurata una piazza (ex Mercato) in onore al paroliere, poeta e scrittore, Sergio Bardotti.

Ed è proprio così che il Comune di Formello ha voluto rendere omaggio ad un suo concittadino illustre, nato a Pavia, ma vissuto per tantissimi anni, assieme alla sua famiglia, proprio a Formello.

Sergio Bardotti, dopo una Laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Pavia, si avvicina alla musica esordendo come cantautore con lo pseudonimo di Sergio Dotti.
Collabora con la RCA come produttore e autore di testi. Il suo primo esperimento è puramente letterario, infatti inserisce delle poesie su dischi, chiamando in causa gli stessi autori, come Montale, Pasolini, Ungaretti e Quasimodo.
Collabora con Rita Pavone alla quale scrive il testo di “Datemi un martello”.
Negli anni successivi scrive con Luigi Tenco, Gino Paoli e Sergio Endrigo e, con quest’ultimo, vince il Festival di Sanremo con “Canzone per te”, nel 1968.
Scrive per Gianni Morandi “Occhi di ragazza”, musicata da Lucio Dalla e per Dario Baldan Bembo “Amico è”, un vero e proprio inno all’amicizia.
Firma brani per Dalla, per i New Trolls (ricordiamo “Quella carezza della sera” e “Aldebaran”) e produce l’album di Fabrizio De Andrè “Non al denaro non all’amore né al cielo”.
Con Antonello Venditti firma l’ormai storico Inno della Roma.
Collabora con Mina, Patty Pravo, Ricchi e Poveri, Dino, Ron, Mal e, nel 1989, firma il brano vincitore di Sanremo “Ti lascerò” cantata in coppia da Fausto Leali e Anna Oxa.
Oltre ad essere un vero sostenitore del concept album, i suoi grandi amori artistici sono stati il Teatro e il Brasile.
Ha collaborato con Luis Bacalov, Chico Buarque de Hollanda, Toquinho, Vinícius de Moraes.
Negli anni ’80 Bardotti è anche autore e produttore televisivo di trasmissioni quali Fantastico, Domenica In, Pavarotti International e numerosi Festival di Sanremo, fino all’ultimo al fianco di Pippo Baudo nel 2007.

Tra le persone presenti – e commosse – all’inaugurazione della piazza, la moglie di Sergio, Carmen Di Domenico, la figlia Wendy, la primogenita Michela che in un messaggio di ringraziamento ricorda anche gli altri fratelli, Laura, Fiore e Matteo, poi Heather Iermano, il Maestro Adriano Pennino, Rosario Jermano, storico percussionista partenopeo, Angelo Martini e Antonio Ranalli, il cantautore Patrizio Maria e tanti amici, conoscenti e curiosi che hanno applaudito e sorriso, come avrebbe voluto sicuramente Sergio.

La serata è andata avanti spostandosi in Piazza San Lorenzo, dove un palco e una folla di gente hanno accolto una band di ottimi musicisti – Roberta Campoli (voce), Fabio Macera (chitarra), Alessandro Ciprani (batteria), Mauro Arduini (basso) ed Egert Pano (tastiere e voce) che ha ripercorso, tra curiosità e cenni storici, tutta, o quasi, la carriera artistica, culturale e musicale di Bardotti.

A condurre egregiamente dal palco di Piazza San Lorenzo, a Formello, Stefano Raucci e Stefano Molinari, di Radio Radio, con i contributi e gli aneddoti di Mauro Ronconi.

Non sono mancati alcuni video ricordo, proiettati in piazza, da parte di Enzo De Caro, Gianni Morandi, Max Pezzali, Syria e Carlo Conti, nonché performance straordinarie, basti vedere nel video i magistrali interventi del percussionista Rosario Jermano, che ha suonato su “Piazza Grande”, e del Maestro Adriano Pennino nell’accompagnare al pianoforte una giovanissima cantante emergente, Giulia Molica.
Ma ricordiamo anche l’interpretazione di Franco Castiglia di “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria”, anche questa con il contributo dell’insuperabile Jermano alle percussioni, precisamente al cajón, ch’egli stesso ha ironicamente definito “una sedia rotta”, ricordando che quello in particolare lo aveva costruito un artigiano napoletano a posta per lui.
Dalla platea anche gli applausi del cantante e showman Marcello Cirillo. Presenti per l’Amministrazione, il Presidente del Consiglio Comunale Roberta Mazzoneschi, gli Assessori Giancarlo Zuccheri, Roberta Bellotti e Lorenzo Francucci ed il Consigliere Domenico Cagnucci.

Ed è proprio verso la fine della serata musicale che l’organizzazione – nei panni della Consigliera alla Cultura e Tradizioni Patrizia Callarà – ha voluto omaggiare Carmen, moglie di Bardotti, con una scultura realizzata dal Maestro Vinicio Prizia (direttore del Centro per l’incisione e la Grafica d’Arte di Formello), la “Torre Chigi”, simbolo della città. Nel corso della serata un caloroso applauso è stato tributato al Sindaco Gian Filippo Santi, impossibilitato ad assistere alla cerimonia e al concerto per cause di forza maggiore, ma che ha seguito il progetto dell’intitolazione della Piazza a Sergio Bardotti dall’inizio fino alla sua celebrazione.

Su “Canzone per te”, dell’indimenticabile Sergio Endrigo, è scesa qualche goccia di pioggia… un’emozione o piuttosto uno scherzo, come Sergio, con la sua ironia, era solito fare.

La festa appena cominciata è già finita, sì, proprio là, tra il cielo e una canzone, più in alto, in alto, in alto dei falsi Dèi.

*Tra i ringraziamenti non dimentichiamo i fonici, tutti i tecnici del suono e delle luci, i lavoratori dello Spettacolo che non vediamo, ma senza i quali non avremmo tutto questo. 

[Contenuti video di Giada Ferri ©massCOM, ufficio stampa e social manager]


LINK VIDEO INTITOLAZIONE PIAZZA A SERGIO BARDOTTI E CONCERTO: https://www.youtube.com/watch?v=0KV8w_aKx9w

Credits esterni: la foto di Carmen Di Domenico che saluta il cantautore Patrizio Maria è stata scattata dal giornalista Angelo Martini