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Lazio Genoa 0-1. Ancora nessun punto in classifica per i biancocelesti. Tutto da rifare

foto: Redazione

La Lazio post-secondo posto: Dal sogno scudetto al rischio baratro

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Dopo aver raggiunto una gloria sorprendente la scorsa stagione, la Lazio di Sarri sembra un’ombra di se stessa. Una squadra irriconoscibile che, nonostante le cento partite di Sarri alla guida, sembra aver perduto il suo ritmo, la sua determinazione e, soprattutto, la sua identità in campo. Il match in casa contro un Genoa rivitalizzato ne è la chiara prova.

Il recente declino della Lazio è stupefacente. Dopo la disfatta contro Lecce, ci si aspettava una risposta forte, una rinascita. Invece, quel che si è visto in campo è stata una squadra lenta, fuori sincrono, priva di quella grinta e quel pressing che la contraddistingueva la stagione precedente. Kamada, Cataldi e Luis Alberto sembrano disorientati, e l’acquisizione di Guendouzi dal Marsiglia pare una soluzione disperata per cercare di tamponare una crisi che diventa sempre più profonda.

La mancanza di certezze è evidente. Se prima potevamo contare sull’estro e l’abilità di Felipe Anderson e Zaccagni, ora entrambi appaiono offuscati, incapaci di fare la differenza come un tempo. E l’assenza di Milinkovic, pilastro della squadra, si avverte pesantemente.

Mentre la Lazio stenta, il Genoa di Gilardino appare come una squadra trasformata. Dopo il disastro iniziale contro la Fiorentina, Gilardino ha rivoluzionato la formazione, inserendo Malinovskyi e ritornando a una difesa a quattro. Questo ha permesso al Genoa di creare numerose occasioni, con Retegui e Vazquez che mettono i brividi alla difesa laziale.

Ma è proprio Retegui a punire l’inerzia della difesa biancoceleste. Su un rinvio centralmente sbagliato da Provedel, l’italo-argentino colpisce e segna. Un gol che ha il sapore della vendetta e che spezza il morale della Lazio.

Il tentativo di reazione della Lazio appare vano. Immobile, l’attaccante simbolo della squadra, chiede un rigore e protesta veementemente, ma invano. Anche Zaccagni prova a spronare i suoi, ma la sua richiesta di rigore cade nel vuoto. Nonostante la pressione esercitata, la Lazio non riesce a concludere concretamente in porta nel primo tempo.

Il secondo tempo offre qualche sprazzo di speranza. Luis Alberto con un bel tentativo e Immobile che sfiora il gol, ma il Genoa tiene e porta a casa una vittoria che vale oro.

La Lazio, un tempo considerata una possibile contendente al titolo, ora affronta un periodo oscuro. Con due trasferte contro colossi come Napoli e Juventus, il futuro non sembra roseo. I tifosi, che un tempo cantavano inni di vittoria, ora mostrano preoccupazione e scontento.

Questo inizio di campionato ha già svelato molte sorprese, e per la Lazio, l’ora della verità è arrivata. Sarà fondamentale vedere come la squadra e Sarri risponderanno a questo momento di crisi. La speranza, per la Lazio e i suoi sostenitori, è che la squadra ritrovi la sua vera identità e torni a brillare come una volta.

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TABELLINO:

Marcatori: 16′ Retegui

LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Lazzari 6, Casale 6, Romagnoli 5.5, Marusic 5 (66′ Pellegrini 5.5); Kamada 5 (66′ Vecino 6), Cataldi 5.5 (79′ Castellanos s.v.), Luis Alberto 6; Felipe Anderson 5 (66′ Isaksen 6), Immobile 5, Zaccagni 6. All. Sarri

GENOA (4-3-2-1): Martinez 6; Sabelli 6 (85′ Martin s.v.), Bani 7, Dragusin 7, Vasquez 6.5; Frendrup 6.5, Badelj 6.5, Strootman 6 (70′ Thorsby 6); Malinovskyi 5.5 (70′ Hefti 6), Gudmundsson 7 (94′ Jagiello s.v.); Retegui 7 (70′ Ekuban 6). All. Gilardino

Arbitro: Marinelli

Ammoniti: Cataldi (L), Frendrup (G), Malinovskyi (G), Pellegrini (L), Zaccagni (L), Immobile (L)

Espulsi: nessuno

 

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