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RITORNO AL FUTURO IV

foto: Alberto Alberti

Il Trattore Ecologico

 Vi ricordate “Ritorno al futuro”? Emmett Brown, lo scienziato che ha ideato la macchina, a corto di carburante, rovista nel cestino dei rifiuti, trova una buccia di banana, la mette ne serbatoio della sua auto e questa riparte come un razzo grazie alla materia (la buccia di banana) trasformata in energia.  Ebbene oggi c’è. 

In occasione del XIX Forum internazionale dell’agroalimentare, organizzato dalla Coldiretti a Roma,  è stato presentato da New Holland, una vera novità, primo al mondo, “il trattore alimentato tramite gas prodotto negli impianti a biomasse, permettendo così agli allevatori una produzione quasi del tutto autonoma a partire proprio dalla lavorazione degli scarti”. Il motore a metano del nuovo trattore, avrebbe lo stesso rendimento di un motore diesel, raggiungendo una potenza massima di 180 cavalli, con il vantaggio di poter essere alimentato in maniera naturale attraverso il riciclo dei rifiuti delle lavorazioni agricole.

Il nuovo trattore green si inserisce nel piano strategico italiano sullo sviluppo delle energie rinnovabili che – sottolinea Coldiretti – ha l’obiettivo da oggi al 2030 di immettere nella rete 6,5 miliardi di metri cubi di biometano grazie alla trasformazione in energia pulita del 65% dei reflui degli allevamenti Made in Italy. Un traguardo – continua Coldiretti – necessario anche a scongiurare l’allarme lanciato dal servizio studi del Parlamento Ue sul costo di oltre mille miliardi di euro all’anno in caso di fallimento della transizione energetica in Europa.

“Il ruolo del biogas nel perimetro delle energie pulite rappresenta un punto di partenza ineludibile poiché partendo dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare non solo i macchinari agricoli ma anche autobus, camion e navi oltre alle auto delle famiglie italiane” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “in questo modo è possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green”.

Il contributo alla transizione ecologica in campo energetico serve anche a contrastare l’aumento dei costi per famiglie e imprese su bollette e carburanti che – continua Coldiretti – rischiano di scatenare una tempesta perfetta per le tasche degli italiani in un Paese dove l’85% delle merci viaggia su strada e i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% su prodotti freschi per frutta e verdura secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea. I rincari energetici – conclude Coldiretti – si trasferiscono sui costi di produzione nella catena del cibo come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.