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I 100 passi dopo Roma Verona

foto: Antonietta Baldassarre/INSIDEFOTO

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Le voci dall’Olimpico: tra l’orgoglio per Dovbyk e Svilar e i timori per la fatica e le assenze, i romanisti raccontano la loro partita

Cento passi ed altrettanti pensieri: all’uscita dallo Stadio Olimpico, dopo il successo per 2-0 sul Verona, i tifosi della Roma hanno raccontato emozioni contrastanti. Gioia, sollievo e soddisfazione per i tre punti conquistati, ma anche riflessioni critiche sulla prestazione e sulla condizione fisica della squadra. Il coro comune resta però uno: la Roma vince, soffre e convince a tratti, ma continua a crescere.

Valerio, con voce ancora piena di entusiasmo, parte dall’attaccante: «Finalmente si sblocca Dovbyk, era ora! Fa un ottimo primo tempo, segna e si mette in mostra. Però la partita è stata sofferta, il Verona ci ha messo in difficoltà e si è sentito il peso della terza gara in una settimana». Poi lo sguardo si allarga alla difesa: «Con Gasperini ci aspettavamo tanto gioco offensivo, invece stiamo vedendo una solidità sorprendente: un solo gol subito in cinque giornate, quattro vittorie e un grande Svilar che continua a salvarci. È un bel segnale».

Antonio appare più preoccupato: «Io ho visto troppa stanchezza, già dall’inizio. Koné ha coperto tanto campo ma sembrava l’ombra di se stesso. Le prossime con Fiorentina e Inter non saranno facili, lo sappiamo. Non ci sono squadre semplici e negli anni abbiamo perso troppi punti per strada. Speriamo di non ripetere certi errori».

Per Vincenzo la partita è stata difficile da digerire: «È stata una gara tosta, a tratti brutta, ma l’abbiamo vinta ed è quello che conta. Certo, l’errore di Ndicka ha rischiato di costarci caro, con quella traversa che ha fatto tremare lo stadio. Ma Ndicka è uno che gioca sempre, partita dopo partita. Un errore, con tutte queste gare ravvicinate, ci può anche stare».

Più misurato il giudizio di Luca, che riconosce il risultato ma non si accontenta: «Il risultato è quello che contava, e siamo felici che Dovbyk si sia sbloccato. Però la prestazione è ancora da migliorare. Nel finale abbiamo rischiato troppo abbassandoci, e si sente tantissimo l’assenza di Dybala: manca quella verticalità che solo lui sa dare».

Dalle voci raccolte in via dei Gladiatori emerge un quadro chiaro: la Roma porta a casa punti preziosi e conferme difensive, ma il peso delle tante partite in pochi giorni e la mancanza di alcuni leader tecnici lasciano un po’ d’amaro in bocca. I tifosi sognano, criticano e riflettono, ma tutti restano uniti nel coro di sostegno a una squadra che, pur tra fatica e sofferenza, continua a vincere.