Se ci si addentra tra le strade di Roma, è possibile imbattersi in una storia di trame politiche, inganni e architettura affascinante. Due chiesette apparentemente distanti e separate, quella di Santa Barbara dei Librai e quella di Santa Maria in Grottapinta, raccontano storie che si intrecciano con l’antico Teatro di Pompeo.
Quest’ultimo era un gigantesco complesso, costruito tra il 61 e il 55 a.C. da Pompeo Magno. Grazie ai suoi meriti militari e alle enormi ricchezze accumulate attraverso le sue campagne in Spagna, Africa e Oriente, Pompeo divenne l’uomo più ricco e potente di Roma. Con queste ricchezze fece edificare un grande complesso di edifici pubblici nell’area tra l’attuale Campo de Fiori e largo Argentina.
La storia di Pompeo, però, si tinge di tragedia: la sua alleanza con Giulio Cesare si spezza, portando alla sua morte per mano del Re d’Egitto, Tolomeo. Questo tragico evento sconvolse anche Cesare, che punì Tolomeo donando il trono a Cleopatra. E ironia della sorte, fu proprio nella Curia di Pompeo, adiacente al teatro, che Cesare trovò la sua fine, tradito e pugnalato.
Con il passare dei secoli, quel maestoso teatro divenne un cumulo di ruderi. Tuttavia, la sua imponenza e la sua struttura rimasero ben visibili anche quando, sulle sue rovine, sorsero nuove costruzioni, conservando l’originale semicircolarità dell’edificio teatrale.
Nel cuore di questo antico palcoscenico, intorno all’anno 1000, sorse una piccola chiesa, fondata dal prefetto Giovanni Crescenzio e sua moglie Rogata. Questa chiesa, secoli dopo, sarebbe stata ricostruita e dedicata a Santa Barbara dei Librai, grazie al finanziamento dello stampatore Zanoni Masotti e all’opera dell’architetto Giuseppe Passeri.
Non lontano, un altro edificio sacro emergeva dalle rovine: Santa Maria in Grottapinta, o Cappella Orsini. Una chiesa antica, menzionata già nel 1291, che ha legami profondi con la famiglia Orsini. Oggi, sebbene trasformata in un pubblico locale, ospita l’Accademia del Superfluo, fondata da Roberto Lucifero.
Accanto a questa chiesa, troviamo il Passetto del Biscione, un angolo di storia che ci conduce direttamente al Palazzo Orsini Pio Righetti. Questo palazzo ha radici antiche, trasformandosi nel corso dei secoli da fortezza a dimora nobiliare, e nasconde al suo interno resti dell’antico teatro di Pompeo.
Queste due chiesette, pur apparendo come semplici edifici sacri, sono testimoni del tessuto storico e culturale di Roma, legando la grandezza di un’epoca antica alla spiritualità e alla cultura contemporanea. Una passeggiata tra queste strade non è solo un viaggio tra vicoli e pietre antiche, ma un tuffo nella storia profonda di una città eterna.