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X – Rione Campitelli: cuore antico di Roma tra storia, leggende e tesori archeologici

Nel cuore di Roma, tra il Foro Romano e il Campidoglio, si estende il Rione X – Campitelli, uno dei più iconici e suggestivi della Capitale. Con un patrimonio archeologico e monumentale unico al mondo, è una vera e propria capsula del tempo, dove ogni pietra racconta un frammento della grande storia di Roma.

Campitelli è il rione delle meraviglie antiche, un museo a cielo aperto che ogni anno attira centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo. Oltre il 60% della sua superficie è occupata da siti archeologici e museali che hanno segnato l’evoluzione della civiltà romana e dell’urbanistica occidentale.

Il Foro Romano, antica culla politica, giuridica e religiosa della Roma imperiale, costituisce il cuore pulsante del rione. I resti di templi, archi trionfali e basiliche civiche delineano ancora oggi il volto della città eterna. Accanto sorge il Campidoglio, ridisegnato da Michelangelo Buonarroti nel XVI secolo, con la splendida Piazza del Campidoglio incorniciata da tre palazzi monumentali: Palazzo Senatorio, sede del Sindaco di Roma, Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo, che compongono il complesso dei Musei Capitolini, considerati il museo pubblico più antico del mondo, fondato nel 1471 da Papa Sisto IV.

Impossibile ignorare il Vittoriano, monumento a Vittorio Emanuele II, con la sua imponente mole bianca che domina Piazza Venezia. Affettuosamente (e ironicamente) soprannominato dai romani “la macchina da scrivere” o “la torta nuziale”, è oggi uno dei simboli più riconoscibili della città.

Tra i vicoli meno battuti, spicca Piazza Margana, gioiello della Roma medievale, mentre la via di San Gregorio collega due grandi poli monumentali: il Colosseo e il Circo Massimo. La via dei Fori Imperiali, costruita nel Novecento, regala invece una delle passeggiate più scenografiche della Capitale, attraversando i resti dei fori di Cesare, Augusto, Nerva, della Pace e Traiano.

Il nome “Campitelli” avrebbe origini nel latino Campus Telluris, ovvero “campo sterrato”, o, secondo altre interpretazioni, potrebbe derivare da una corruzione di Capitolium, il colle su cui sorgeva il tempio della triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva), cuore spirituale dell’antica Roma. Una leggenda affascinante vuole che sotto quel tempio si trovi un tesoro inestimabile mai rinvenuto, nonostante secoli di scavi e demolizioni.

Proprio sul lato meridionale del Campidoglio si trova la Rupe Tarpea, la parete rocciosa dalla quale, nell’antichità, venivano gettati i condannati a morte, in un rituale tanto simbolico quanto drammatico.

Nel rione si trova anche il Carcere Mamertino, conosciuto come Tullianum, la prigione più antica di Roma. Edificato nel VII secolo a.C. dal re Anco Marzio, si narra che qui furono detenuti San Pietro e San Paolo prima del loro martirio. Ma anche nemici di Roma come Giugurta, re della Numidia, e Vercingetorige, il famoso capo gallico sconfitto da Cesare, trovarono qui la loro fine.

Alla base del Vittoriano, in corrispondenza della scalinata che conduce all’Ara Coeli, si trova un’altra gemma: l’Insula dell’Ara Coeli, raro esempio di condominio dell’antica Roma, sviluppato su almeno cinque piani e capace di ospitare circa 380 persone. È la testimonianza tangibile di una città che cresceva in verticale per rispondere all’aumento della popolazione e alla mancanza di spazio edificabile.

Il Rione X – Campitelli è delimitato da alcune delle vie e piazze più celebri della città: Piazza Venezia, via dei Fori Imperiali, via di San Gregorio, via dei Cerchi, piazza di Santa Anastasia, via di San Teodoro, via dei Fienili, e molte altre, che formano un perimetro intriso di storia e di fascino.

Lo stemma del rione raffigura una testa di drago nera su campo bianco. Secondo una leggenda medievale, il diavolo, sotto forma di drago, infestava il Tempio di Castore e Polluce nel Foro Romano. Fu Papa Silvestro I a scacciarlo, restituendo la pace ai romani.