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La Fontana delle Tartarughe a Piazza Mattei

visite guidate a roma Passeggiando nel Rione Sant’Angelo, noto per aver ospitato il ghetto ebraico, è impossibile non notare la Fontana delle Tartarughe a Piazza Mattei. La piazza porta il nome della famiglia, molto ricca e potente, che possedeva il palazzo al civico 17-19. Questo edificio è noto poiché si caratterizza per la presenza di una finestra murata a cui è legata una storia, secondo la quale un membro della famiglia Mattei, dopo la perdita di una cospicua somma denaro a causa del gioco, vide sciogliere il fidanzamento dal suocero. Il Mattei, per cercare di riconquistare la stima del padre della sua promessa sposa,  organizzò una festa nel proprio palazzo e lo invitò. All’alba lo fece affacciare da questa finestra e gli mostrò la fontana, alludendo che fosse stata costruita durante il tempo della festa, per evidenziare il proprio potere. Sembrerebbe che l’idea abbia funzionato e il Mattei riuscì ad ottenere nuovamente la mano della fidanzata.

La costruzione della fontana ovviamente non è avvenuta in una sola notte, ma tra il 1581 e il 1584 ed ha visto la collaborazione di Giacomo della Porta e Taddeo Landini. E’ costituita da quattro conchiglie, ai lati di una di coppa, su cui poggiano quattro efebi in bronzo su delfini, che lanciano nel bacino della coppa delle tartarughe. Queste ultime, che danno il nome alla fontana, sono state aggiunte solo in un secondo momento, quando papa Alessandro VII Chigi, decise di restaurarla. Durante i lavori si venne a creare uno spazio tra il bordo del bacile superiore e la mano degli efebi, che si decise di coprire con l’aggiunta delle tartarughe, forse realizzate da Gian Lorenzo Bernini.

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