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Postumo il libro di Gian Luigi Rondi su Carlo Verdone. Il regista si racconta a Piera Detassis

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Un sabato particolare al Palazzo delle Esposizioni, giornata in cui è stato presentato il libro “Carlo Verdone” di Gian Luigi Rondi, edito da Edizioni Sabinae.

Gian Luigi Rondi, critico cinematografico scomparso nel 2016, è stato a lungo giornalista fino a ricoprire cariche importanti come presidente della biennale di Venezia, presidente della Fondazione Cinema per Roma sovraintendendo al Festival Internazionale del Cinema di Roma, fino ad essere il Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello che assegna ogni anno il David di Donatello, il più prestigioso premio cinematografico italiano.

Amico di famiglia di Verdone, Gian Luigi Rondi, solo un mese prima della sua scomparsa  ha realizzato una intervista fin’ora inedita a Carlo Verdone, inserita in questo libro postimo presentato oggi alla presenza del regista stesso e di Piera Detassis, attuale direttore artistico dei David di Donatello. E la presentazione del libro ha consentito a Verdone di ripercorrere la sua carriera cinematografica inserendo aneddoti della vita familiare essendo Mario Verdone, padre di Carlo, anche lui affermati critico cinematografico.

Ricorda Carlo Verdone: “Rondi era amico di mio padre, era il decano dei critici, un uomo onesto e un critico obiettivo. Per me è stato molto importante, perché ha creduto in me da subito, dopo il primo film Un sacco bello”.

Il libro, il terzo postumo dopo “Incontri” e “Federico Fellini” anch’essi edizioni Sabinae, contiene intervista e recensioni sui suoi film, un libro a tratti intimo e sicuramente interessante.

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