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A Brikmania danni al Titanic

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Titanic: dove non arriva l’iceberg, arrivano due bambini a Roma per affondare un’opera d’arte come il Titanic.

Sono saliti in piedi sul Titanic di LEGO® esposto alla mostra Brikmania del Guido Reni District distruggendo mattoncini e omini provocando danni per oltre 1500 euro alla mostra Brikmania. Due fratelli romani, di 10 e 12 anni, sfuggiti all’attenzione dei loro genitori, si sono arrampicati sopra la principale attrazione della mostra Brikmania, l’opera d’arte lunga sette metri interamente realizzata con oltre duecentomila di mattoncini del peso complessivo di duecentocinquanta chilogrammi.

Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio, quando il personale di reception preparava la chiusura compiendo gli ultimi sopralluoghi prima della chiusura della mostra nel Guido Reni District nel pèadiglione che ospita le 120 opere dedicate alla storiua dei mezzi di trasporto. A scoprire i due fratellini mentre si arrampicavano e saltavano a pieno peso sull’opera d’arte, uno steward della security che stava verificando quanti visitatori erano rimasti nei padiglioni dell’evento espositivo che ospita opere in cui sono stati utilizzati complessibamente più di tre milioni di mattoncini. Un bambino era già in piedi sulla parte anteriore del ponte della nave mentre l’altro si stava aiutando nell’arrampicata tirando giù i mattoncini della fiancata del modello, una canna fumaria e abbattendo scialuppe e omini.

“Lo steward è riuscito a far scendere i due ragazzini fuori controllo mentre il personale di reception, immediatamente informato, rintracciava i genitori che si erano attardati nella sala dove sono esposte le navicelle spazial – conferma Mauro Rigoni, titolare di Venice Exhibition società produttrice della mostra – ma purtroppo il danno era fatto. I genitori si sono scusati e sono apparsi costernati a tal punto da offrirsi loro stessi come aiuto per la raccolta dei mattoncini da terra, ma non è bastato. Sfortunatamente alcuni pezzi rintracciabili solamente in raccolte si sono rovinati”.

Nella stessa serata due artisti, già impiegati nell’allestimento, sono stati convocati d’urgenza dagli organizzatori e si sono messi al lavoro per identificare i pezzi danneggiati in modo irrimediabile, recuperare dal magazzino dei ricambi quelli disponibili e successivamente ordinando i mancanti. Fortunatamente in una notte di lavoro il grande modello di Titanic era già stato ripristinato al 90% delle parti danneggiate. Mentre i danni rimanenti, che comprendevano alcuni dettagli del ponte, alcuni omini e parti di due scialuppe, sono stati riparati nelle 24 ore successive. La famiglia dei bambini è stata rintracciata ed a loro saranno addebitati i costi di ripristino dell’opera d’arte che allo stato attuale ammontano a circa 1.500 euro.

“Mancano ancora pochi elementi che stiamo rintracciando – conclude Rigoni – ora aumenteremo i controlli in mostra per limitare la possibilità di questi episodi ma tutto sommato, nonostante l’imprevisto assalto, il modello di Titanic non è affondato come l’originale e ci siamo tutti sorpresi della resistenza della costruzione alle sollecitazioni a cui è stata sottoposta”.

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