#Mostre Varie

Presentato il restauro dell’affresco del soffitto della Sala delle Fatiche di Ercole a Palazzo Venezia

L’affresco del soffitto della Sala delle Fatiche di Ercole torna a risplendere dopo un lungo ed accurato restauro.

L’intervento è stato curato per la parte scientifica da due funzionari del Polo Museale del Lazio, Sonia Martone e Paolo Castellani. Sonia Martone, direttore di Palazzo Venezia, ha coordinato l’intera operazione e progettato il nuovo allestimento della sala; Paolo Castellani ha diretto il cantiere di restauro propriamente detto. I lavori sono stati interamente finanziati dalla Fondazione Silvano Toti attraverso una donazione liberale: essi rappresentano una dimostrazione dell’efficacia del rapporto fra pubblico e privato. L’intervento è stato materialmente eseguito da L’OFFICINA, Consorzio di restauro e conservazione opere d’arte, nelle persone di Rita Ciardi e Isabella Righetti.

L’intervento è stato curato per la parte scientifica da due funzionari del Polo Museale del Lazio, Sonia Martone e Paolo Castellani. Sonia Martone, direttore di Palazzo Venezia, ha coordinato l’intera operazione e progettato il nuovo allestimento della sala; Paolo Castellani ha diretto il cantiere di restauro propriamente detto. I lavori sono stati interamente finanziati dalla Fondazione Silvano Toti attraverso una donazione liberale: essi rappresentano una dimostrazione dell’efficacia del rapporto fra pubblico e privato. L’intervento è stato materialmente eseguito da L’OFFICINA, Consorzio di restauro e conservazione opere d’arte, nelle persone di Rita Ciardi e Isabella Righetti. – See more at: http://www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it/165/eventi/267/presentazione-del-restauro-della-sala-delle-fatiche-di-ercole-a-palazzo-venezia#sthash.mwaGdOBq.dpuf

 

Situato nel piano nobile di Palazzo Venezia nell’appartamento del fondatore dell’edificio, il cardinale veneziano Pietro Barbo, poi divenuto papa Paolo II (1464-1471). Essa era ufficialmente destinata alla custodia dei paramenti sacri del pontefice e perciò talora anche detta Sala dei Paramenti. Il fregio a fresco che ne decora la parte alta raffigura in trompe-l’oeiluna loggia a dodici arcate, quattro con fontane e amorini, le otto restanti con fatiche dell’eroe. Ecco dunque Ercole e il leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione, Ercole e Gerione, Ercole e il drago Ladone, Ercole e la cerva di Cerinea, Ercole e gli uccelli di Stinfalo ed infine Ercole e il centauro Nesso. La matrice culturale dell’autore, ancora anonimo, va ricondotta all’Italia del nord, forse nell’ambito di Andrea Mantegna. Già in passato le decorazioni erano state oggetto di restauro, fra l’altro nella seconda metà del XIX secolo, nel 1928 e infine nel 1970. Tenendo presente questa complessa vicenda conservativa, il nuovo intervento ha dapprima rimosso il fisiologico deposito di sporco, le vecchie vernici superficiali – nel frattempo ingiallite -e le estese ridipinture dei fondi azzurri delle scene raffigurate entro la finta loggia, per poi passare al reintegro delle lacune, laddove naturalmente necessario e possibile. I lavori hanno determinato il recupero dell’equilibrio cromatico d’insieme, in precedenza gravemente compromesso; quel che più conta, hanno restituito l’idea del finto loggiato aperto, una delle idee-base del progetto decorativo d’origine, di evidente derivazione albertiana.

Nella nuova veste la Sala delle Fatiche di Ercole tornerà ad essere visibile al pubblico, con ingresso gratuito, sabato 27 maggio. Per l’occasione verranno organizzate delle apposite visite guidate. Da domenica 28 maggio la visita alla Sala rientrerà nel normale percorso museale di Palazzo Venezia”.