#Mostre Varie

Yoko Ono e Claire Tabouret a Villa Medici

Nell’ambito del ciclo di esposizioni di arte contemporanea, One day i broke a mirror è la mostra multidisciplinare ideata da Yoko Ono assieme all’artista francese Claire Tabouret che occupa gli spazi espositivi dell’accademia di Francia a Villa Medici a Roma nell’ambito del ciclo di esposizioni ‘Une’, ideato dalla direttrice Muriel Mayette-Holtz e curato da Chiara Parisi.

Una doppia personale vis-a-vis dalle Gallerie di Ferdinando alla Loggia, dai magnifici giardini all’Atelier di Balthus, le opere delle due artiste dialogano come in un contrappunto musicale che trasforma la Villa in un unico progetto espositivo per due voci soliste la prima nata in Giappone 84 anni fa e la seconda in Francia nel 1981. Due generazioni lontane tra di loro in una mostra che lasciano spazio (forse davvero troppo) all’interpretazione del visitatore.

Se da una parte un insieme di scale che svettano verso l’alto, situate su una scalinata dei Villa Medici invitano a non vedere il mondo da una singola prospettiva, con suggerimenti di interpretazioni posti su pannelli in tela (immagina, sogna, respira, tocca e soprattutto raggiungi) dall’altra uno scampolo di stoffa sul pavimento può essere calpestato dal visitatore perchè l’arte deve essere vissuta appieno e non sono vista ed interpretata a distanza.

Bisogna però anche dire che più delle opere di Yoko Ono, quello che traspare è solo l’idea dell’icona-artista. Se da una parte la mostra tende ad avvicinare lo spettatore all’opera o meglio al suo concept, dall’altra non si può non osservare che le scale in mostra non provengono da una mostra reale, ma sono state acquistate a Roma (come riportano le targhette dei produttori e venditori presenti sulle scale stesse), ed allestite secondo l’idea della vedova di John Lennon.

Ed in più oggettistica esposta (da fogli pentagrammati a scarpe maschili) non possono che riportare in realtà non tanto a Yoko Ono, quanto a colui che trasformò la musica mondiale uscciso nel 1980. Pertanto ancora una volta Yoko non riesce ad emergere con la sua esclusiva vena artistica, ma sono sempre bel delineati i riferimenti di colui che ha reso alta la reale popolarità dell’artista giapponese.

Ne è la prova tangibile anche in questa mostra una proiezione dal titolo freedom dove una donna, la stessa Yoko, cerca di slacciarsi un reggiseno stringendo e tirando il gancio di chiusura anteriore senza riuscire. Un messaggio di libertà femminile senza dubbio in questo video del 1970 della durata di circa un minuto dove nei titoli di testa viene scritto enfatizzato: music by John Lennon ed in realtà si odono solo due note costruite elettronicamente.

 

(c)2017 – R.Piccioli

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