#Pittura

Torna a Roma la mostra di Andy Warhol

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foto: Riccardo Piccioli

Dal 3 ottobre 2018 fino al 3 febbraio 2019 negli spazi del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, è aperta un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita.
La mostra parte dalle origini della Pop Art, quando l’artista inizia con l’uso della serigrafia a creare la serie Campbell’s Soup e poi la serie su Elvis, su Marylin e sulla Coca Cola. Le opere ed i progetti di Warhol hanno condizionato in positivo o in negativo intere generazioni, l’artista ha saputo unire il cinema, la musica e la moda in una unica arte.
Diventa il grande artista del business , inizia diverse collaborazioni con le grandi20181003 Andy Warhol 0003 band del rock, con i primi disegni delle copertine degli album musicali. Collabora inoltre con il regista Paul Morrissey e tale collaborazione nel 1966 sarà determinante per la pubblicazione del primo grande album dei Velvet Underground (Velvet Underground & Nico), si può affermare che la copertina di questo album sia la più famosa tra quelle realizzate dall’artista. Successivamente realizzerà le copertine per gli album dei Rolling Stones ( Sticky Fingers), una delle copertine più celebri della storia del rock, album pubblicato nel 1971 e ancora un’altra cover per Love You Live album del 1977.
Il fascino per il mondo della moda è legato in parte all’Italia, Paese molto caro a Warhol. Durante i suoi soggiorni in Italia, conosce persone importanti della moda, degli affari e dell’industria, nascono così gli Italian Portraits, testimonianze degli status symbol d’epoca che portano alla conoscenza e alla successiva collaborazione con il gallerista Lucio Amelio. Nel 1980 viene presentata presso la sua galleria una mostra dedicata al confronto tra l’arte concettuale tedesca e la pop art americana. Napoli assume una visibilità di di calibro internazionale, nel luglio del 1986 Andy Warhol ritorna a Napoli presentando presso il Museo Capodimonte la serie Vesuvius.
L’esposizione con le sue oltre 170 opere vuole riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.