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California Schemin’: James McAvoy debutta alla regia con un film esplosivo

19 Oct 2025 -Festa del Cinema di Roma RC 20251019 RC CALIFORNIA SCHEMIN in Roma.

foto: Riccardo Piccioli

La vera storia dei rapper scozzesi che ingannarono l’industria musicale diventa una commedia frenetica e irresistibile sul sogno, l’identità e il prezzo del successo

Alla Festa del Cinema di Roma 2025, nella sezione Freestyle, il pubblico ha accolto con entusiasmo California Schemin’, il debutto alla regia di James McAvoy, che si rivela una delle sorprese più travolgenti del festival. L’attore scozzese, amatissimo per le sue interpretazioni intense e versatili — da Atonement a Split fino a X-Men — firma una commedia brillante e dal ritmo elettrico che intreccia musica, inganno e amicizia, trasformando una storia vera in un viaggio di irresistibile energia. Ispirandosi alla parabola del duo hip-hop Silibil N’ Brains, McAvoy racconta il sogno americano… visto dal cuore dell’Europa operaia. Con uno stile visivo energico e una colonna sonora pulsante, California Schemin’ è un inno alla creatività e alla follia di chi non smette di reinventarsi per farsi ascoltare.

Il film segue le vicende di Gavin e Billy, due ragazzi di Dundee, una città fredda e industriale della Scozia dei primi anni Duemila. Appassionati di hip-hop, ma prigionieri dei loro accenti scozzesi, si scontrano con una scena musicale che li rifiuta in quanto “fuori standard”. Dopo un’umiliante audizione londinese, decidono di compiere un salto nel vuoto: cambiare identità e trasformarsi in due rapper californiani. Con nuovi nomi, nuovi abiti e un accento impeccabile, conquistano le case discografiche britanniche, firmando contratti, partecipando a party e godendo di un successo effimero quanto vertiginoso. Ma la maschera non può durare per sempre: le crepe nella loro doppia vita si allargano, e ciò che era iniziato come un gioco di ribellione diventa una trappola emotiva. McAvoy costruisce una narrazione ironica e toccante, che alterna momenti di comicità travolgente a scene di sincera vulnerabilità, con un occhio attento alla psicologia dei personaggi e alla realtà sociale da cui provengono.

Il cast, giovane e carismatico, è uno dei punti di forza del film. Séamus McLean Ross e Samuel Bottomley interpretano con straordinaria verità Gavin e Billy, dando corpo e voce a due anime complementari: uno spavaldo e sognatore, l’altro fragile e riflessivo. Accanto a loro, Lucy Halliday e Rebekah Murrell regalano intensità e ironia ai ruoli femminili che accompagnano i protagonisti nel loro viaggio, mentre lo stesso James McAvoy compare in un cameo sorprendente e autoironico, a metà tra guida e coscienza. L’ensemble funziona grazie a un’ottima scrittura e a una regia che mescola il linguaggio del videoclip con quello del cinema d’autore, alternando montaggi frenetici a pause di autentica intimità emotiva.

Dal punto di vista tematico, California Schemin’ è molto più di una commedia musicale: è un film sull’identità, sulla fame di riconoscimento e sul prezzo della menzogna. McAvoy riflette con lucidità sull’industria dell’intrattenimento, capace di costruire miti effimeri e distruggere verità personali. Dietro la leggerezza delle scene musicali e l’ironia dei dialoghi, si nasconde una critica profonda alla cultura del successo e alla perdita di autenticità che essa comporta. L’opera si fa anche una riflessione generazionale sul bisogno di “appartenere” e sulla potenza dell’immaginazione come strumento di riscatto. Il sogno californiano di Gavin e Billy diventa, così, il simbolo di una gioventù che cerca un posto nel mondo, anche a costo di inventarselo.

Pur essendo un debutto, James McAvoy dimostra una sorprendente maturità: padroneggia ritmo, linguaggio visivo e colonna sonora, mantenendo una tensione emotiva costante che accompagna lo spettatore fino all’ultima nota. Il suo esordio segna l’inizio di una promettente carriera dietro la macchina da presa, confermando la sua capacità di leggere l’animo umano con sensibilità e humour.