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Ellroy vs L.A.: il romanzo nero dell’anima americana

24 Oct 2025 -Festa del Cinema di Roma - RC ELLROY VS L.A. in Roma.

foto: Riccardo Piccioli

Francesco Zippel porta alla Festa del Cinema di Roma 2025 il ritratto definitivo del “demone” James Ellroy, con le sonorità potenti dei Calibro 35

È stato presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma 2025, nella sezione Freestyle, Ellroy vs L.A., il nuovo documentario diretto da Francesco Zippel, che torna a esplorare la complessità dei grandi protagonisti della cultura contemporanea dopo i ritratti di Ennio Morricone e Marco Bellocchio. Questa volta il regista sceglie di confrontarsi con un personaggio titanico e controverso come James Ellroy, lo scrittore che ha riscritto le regole del noir americano trasformando Los Angeles nella sua personale ossessione, teatro dei suoi incubi e laboratorio del suo genio narrativo. Il film è un viaggio tra parole, ferite e musica, che si trasforma in un confronto senza mediazioni tra autore e città, tra odio e dipendenza, tra realtà e mito.

James Ellroy, autore di romanzi monumentali come Dalia Nera, I miei luoghi oscuri, American Tabloid e Gli incantatori, odia Los Angeles, ma non può sottrarsi al suo richiamo. La metropoli californiana, culla e croce della sua scrittura, diventa qui una presenza fisica e ossessiva, quasi una nemesi. Ellroy vs L.A. restituisce il ritratto di un uomo che racconta se stesso attraverso i luoghi dei suoi traumi e delle sue ispirazioni, senza filtri né compromessi. Sopra le righe, ironico, sfrontato e a tratti disturbante, lo scrittore si mette a nudo davanti alla macchina da presa, alternando confessioni spietate a intuizioni geniali, come se la città stessa gli facesse da specchio e da sfida.

Il film è impreziosito dalla presenza scenica dello stesso Ellroy, che domina ogni inquadratura con il suo carisma burbero e la voce inconfondibile, mentre il contrappunto musicale è affidato ai Calibro 35, la band italiana che da anni reinterpreta in chiave contemporanea le atmosfere sonore del poliziesco e del noir. Le loro sonorità — potenti, psichedeliche e cinematiche — accompagnano la narrazione come un fiume sotterraneo, restituendo ritmo, tensione e ironia al viaggio emotivo del protagonista. Il risultato è una fusione ipnotica tra parola e musica, che trasforma il documentario in un’opera dal respiro rock e letterario insieme.

Ellroy vs L.A. è una riflessione sul rapporto fra arte e identità, fra il male come materia narrativa e il dolore come motore creativo. Francesco Zippel costruisce un affresco cinematografico che indaga la mitologia della Los Angeles oscura, quella degli anni ’50 e ’60, fatta di poliziotti corrotti, sogni infranti e glamour tossico, ma allo stesso tempo la trasfigura in un simbolo universale di alienazione e desiderio. È un’opera che parla dell’America e di tutti i luoghi interiori dove il passato continua a chiedere conto, un dialogo teso e magnifico tra un uomo e la città che lo ha generato e ferito.