L’ultima giornata dell’edizione numero venti celebra la chiusura con le anteprime di “Vita da Carlo” e “No Place Like Rome”, le repliche dei film premiati e la maratona dedicata a Pier Paolo Pasolini, nel segno della memoria e dell’identità cinematografica italiana
Oggi, domenica 26 ottobre, si chiude la ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, un’edizione che ha confermato la vitalità e la pluralità del linguaggio cinematografico contemporaneo. Alle ore 21, presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, il pubblico potrà assistere in anteprima ai primi quattro episodi della stagione finale di Vita da Carlo, la serie ideata da Carlo Verdone insieme a Valerio Vestoso, tra le più amate e seguite del panorama italiano recente. È un ritorno atteso, quello di Verdone, che dopo anni di successi e di introspezione artistica ha scelto di concludere il suo racconto televisivo con una riflessione sul tempo, sulla fama e sul mestiere del cinema.
In questa nuova stagione, segnata dal ricordo della gaffe sanremese che aveva travolto il protagonista, Carlo sceglie la via del silenzio e della distanza: si ritira a Nizza, in una dimensione sospesa e quasi terapeutica. Qui ritrova la serenità delle giornate lente, il piacere delle passeggiate anonime e la libertà di un’esistenza senza flash né microfoni. Ma quando il Centro Sperimentale di Cinematografia gli propone di tenere la cattedra di regia, l’artista torna a confrontarsi con un mondo in trasformazione. Sei giovani allievi, sei voci diverse, incarnano il futuro del cinema e con essi Verdone intraprende un viaggio collettivo nella costruzione di un film sulla solitudine. È un’opera che, tra incomprensioni generazionali e contrasti con produttori e colleghi, gli restituisce il senso profondo del suo mestiere: osservare la realtà, raccontarla, darle forma con uno sguardo libero e consapevole.
Parallelamente, la giornata conclusiva sarà arricchita da un intenso programma nella sezione Storia del Cinema, che alla Casa del Cinema ospiterà gli ultimi appuntamenti della Maratona Pier Paolo Pasolini. Realizzata con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura e curata da Paolo Luciani per Fuori Orario, con la collaborazione di RAI Teche, la rassegna rende omaggio al poeta e regista friulano a cinquant’anni dalla sua tragica scomparsa. Grazie a un imponente lavoro di ricerca d’archivio, Pasolini rivive attraverso materiali rari, apparizioni televisive, interviste filmate, omaggi musicali e ritratti firmati da amici e colleghi. Una testimonianza preziosa che restituisce la complessità del suo pensiero e la potenza visiva del suo linguaggio, ancora oggi vivo e perturbante.
Sette gli appuntamenti previsti nel corso della giornata: nella Sala Cinecittà si terranno “Gli attori, il cinema, il pubblico” (ore 11), Pasolini prossimo nostro di Giuseppe Bertolucci (ore 16), La rabbia. Ipotesi di ricostruzione (ore 17:45) e il programma “Interviste” (ore 19:30). La Sala Fellini ospiterà invece “A proposito di Pier Paolo” (ore 11:30), “Hanno ucciso Pier Paolo” (ore 18:30) e Cinéastes de notre temps – Pasolini l’enragé (ore 16:30), firmato da Jean-André Fieschi e prodotto da Janine Bazin e André S. Labarthe.
Ma l’ultimo giorno della Festa non è solo memoria, ma anche emozione e anteprime. Alla Sala Petrassi (ore 11:30) verrà presentato in anteprima mondiale No Place Like Rome di Cecilia Miniucchi, una produzione Uphoria Productions LLC per MR Consulting, con Stephen Dorff, Cristiana Capotondi, Radha Mitchell e Sebastiano Pigazzi. Ambientato in una Roma natalizia sospesa tra ironia e malinconia, il film racconta una storia d’amore tenera e disincantata, capace di mescolare romanticismo e humour con lo sguardo di chi conosce la città come un luogo dell’anima.
Le repliche dei film premiati completeranno la giornata, offrendo al pubblico l’occasione di rivedere i titoli che hanno segnato questa ventesima edizione. Al Teatro Olimpico (ore 18) sarà proiettato Left-Handed Girl di Shih-Ching Tsou, vincitore del Premio Miglior Film del Concorso Progressive Cinema. Alla Sala Sinopoli (ore 11) toccherà invece a 40 secondi di Vincenzo Alfieri, Premio Speciale della Giuria al cast. Il MAXXI ospiterà quattro titoli di rilievo: Wild Nights, Tamed Beasts di Wang Tong (ore 11:30, Miglior regia), Nino di Pauline Loquès (ore 16:30, Gran Premio della Giuria), Good Boy di Jan Komasa (ore 19, Premio “Vittorio Gassman” ad Anson Boon) e Gli occhi degli altri di Andrea De Sica (ore 21:30, Premio “Monica Vitti” a Jasmine Trinca).
Anche il Cinema Giulio Cesare offrirà una programmazione ricca di riconoscimenti: The Things You Kill di Alireza Khatami (ore 16:30, Premio Miglior sceneggiatura), Tienimi presente di Alberto Palmiero (ore 19, Miglior Opera Prima Poste Italiane), Cuba & Alaska di Yegor Troyanovsky (ore 21, Miglior Documentario) e Roberto Rossellini – Più di una vita di Raffaele Brunetti, Ilaria De Laurentiis e Andrea Paolo Massara (ore 21:30, Premio del Pubblico Terna).
La chiusura della Festa del Cinema di Roma 2025 è dunque un intreccio di passato e presente, di maestri e nuove voci, di film che raccontano l’anima umana nelle sue contraddizioni. Il simbolico passaggio di testimone tra Carlo Verdone e Pier Paolo Pasolini segna il cuore di questa giornata: due autori diversissimi, uniti dall’urgenza di guardare la realtà con sincerità, empatia e ironia.
