Matilda De Angelis e Stefano Accorsi protagonisti di un intenso dramma psicologico che indaga i confini tra verità, colpa e percezione.
Alla Festa del Cinema di Roma 2025, nella sezione Grand Public, arriva La lezione, il nuovo e atteso film di Stefano Mordini, tratto dall’omonimo romanzo di Marco Franzoso. Il regista, già autore di opere come Pericle il nero, The Place e La scuola cattolica, torna a confrontarsi con i grandi dilemmi morali del nostro tempo, costruendo un racconto denso e disturbante che mescola il linguaggio del legal thriller con la profondità del dramma psicologico. Mordini, fedele alla sua cifra stilistica fatta di rigore narrativo e tensione emotiva, realizza un film che interroga lo spettatore sul concetto di giustizia, sulla memoria e sul fragile equilibrio tra ciò che è reale e ciò che viene percepito.
La protagonista è Elisabetta, interpretata da una straordinaria Matilda De Angelis, giovane e talentuosa avvocatessa triestina chiamata a difendere un noto docente universitario, il professor Rossi (interpretato da Stefano Accorsi), accusato di violenza sessuale. Dopo averlo fatto assolvere, Elisabetta si ritrova invischiata in un vortice di incertezze e ossessioni: il suo assistito, reintegrato ma isolato dal mondo accademico, le chiede di intentare causa contro l’università. Ma nel frattempo riaffiora il passato della donna: presenze sfuggenti, rumori sospetti, sensazioni di essere seguita. La minaccia sembra avere il volto dell’ex compagno violento (Marlon Joubert), già condannato per stalking. Ciò che inizia come un dramma giudiziario si trasforma lentamente in un viaggio allucinato nella mente della protagonista, dove la linea che separa verità e paranoia si fa sempre più sottile, fino a dissolversi completamente.
Il cast, perfettamente orchestrato da Mordini, regala interpretazioni di altissimo livello. Matilda De Angelis offre una performance intensa e stratificata, capace di alternare forza e fragilità, razionalità e paura. È la figura di una donna ferita ma non vinta, che cerca nella giustizia un riscatto che la realtà sembra continuamente negarle. Stefano Accorsi, nei panni del professore accusato, costruisce un personaggio ambiguo e sfuggente, la cui apparente compostezza nasconde abissi di dolore e ambiguità. Accanto a loro spiccano Marlon Joubert, nel ruolo dell’ex compagno ossessivo, e Eugenio Franceschini, Lidia Liberman, Marco Maccieri e Alberto Benedetto Lutri, che completano il quadro con presenze discrete ma significative, rafforzando il senso di claustrofobia e tensione che attraversa tutto il film.
Con La lezione, Mordini firma un’opera di grande rigore e intensità, che riflette sul tema della violenza di genere e sulla fragilità della percezione. Il film, pur partendo da una trama giudiziaria, evolve in uno psicodramma che assume le forme di un Kammerspiel contemporaneo: pochi personaggi, spazi chiusi, dialoghi sospesi tra realtà e delirio. L’autore sonda la mente di una donna prigioniera dei propri traumi, restituendo un ritratto lucido e doloroso della società contemporanea, dove la verità non è mai assoluta e ogni certezza è destinata a incrinarsi. Alla Festa del Cinema di Roma 2025, La lezione si impone come una delle opere più potenti e necessarie, capace di far riflettere lo spettatore sulla complessità dell’esperienza umana e sull’inevitabile peso delle scelte.
