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Rino Gaetano sempre più blu: il genio ribelle torna a splendere

21 Oct 2025 -Festa del Cinema di Roma RC RINO GAETANO SEMPRE PIÙ BLU in Roma.

foto: Riccardo Piccioli

Giorgio Verdelli firma un ritratto poetico e lucido di uno degli artisti più amati e inclassificabili della musica italiana

Alla Festa del Cinema di Roma 2025, nella sezione Freestyle, arriva Rino Gaetano sempre più blu, il nuovo film di Giorgio Verdelli, autore già noto per aver raccontato con eleganza la memoria musicale italiana in documentari come Paolo Conte, Via con me e Ezio Bosso, Le cose che restano. Con questo lavoro, Verdelli torna a esplorare il cuore pulsante della nostra cultura pop, restituendo al pubblico l’immagine viva e complessa di Rino Gaetano, cantautore visionario, ironico e profetico, la cui voce continua a parlarci a più di quarant’anni dalla scomparsa. Il film è un omaggio e insieme un’indagine: un viaggio tra ironia e malinconia, tra la forza delle parole e la fragilità di un uomo che seppe essere libero in un’epoca che non perdonava chi non si allineava.

Attraverso testimonianze, materiali d’archivio, interviste e rare registrazioni inedite, Rino Gaetano sempre più blu ricostruisce la parabola artistica di un musicista capace di raccontare un Paese in mutamento con toni dissacranti e poetici. Dalla gavetta al folkstudio di Roma all’esplosione di Sanremo ’78  con il celebre frac e il papillon bianco sulla maglietta a righe, il documentario ripercorre la nascita di una voce che mescolava rock, folk e sperimentazione, unendo la leggerezza della canzone popolare all’acume della satira sociale. Le sue canzoni, da Gianna a Ma il cielo è sempre più blu, da Nuntereggae più a Sfiorivano le viole, diventano nel film una colonna sonora della libertà, un racconto collettivo di un’Italia che rideva e piangeva allo stesso tempo.

Il cast delle testimonianze è un mosaico di sensibilità artistiche: Danilo Rea, Peppe Lanzetta, Paolo Jannacci, Valeria Solarino, Claudio Santamaria, Lucio Corsi, Peppe Voltarelli, Anna Gaetano, Sergio Cammariere, Brunori Sas e lo stesso Lucio Dalla, presente attraverso materiali d’archivio, contribuiscono a delineare un ritratto corale e affettuoso. Ognuno di loro restituisce un frammento dell’uomo e del mito: il Rino sferzante, capace di smontare la retorica politica e mediatica con una battuta, e il Rino fragile, malinconico, costantemente in bilico tra genialità e disincanto. Verdelli riesce a dare voce a questa dualità con ritmo e rispetto, alternando momenti musicali a sequenze di intima emozione.

Rino Gaetano sempre più blu è la radiografia di un’Italia che attraversava la crisi della modernità, tra sogni collettivi e disillusioni. Gaetano, con la sua voce ruvida e graffiante, con le sue parole fulminanti, è stato il primo a raccontare il disagio generazionale in chiave ironica, anticipando temi come l’alienazione urbana, la corruzione e l’ipocrisia del potere. Il film di Verdelli riflette su questa eredità culturale e ne mostra l’attualità: le sue canzoni risuonano oggi con una forza nuova, come se il loro autore non se ne fosse mai andato davvero. Per questo, Rino Gaetano sempre più blu, diventa una riflessione sul potere immortale dell’arte e sulla necessità di restare “diversi” in un mondo che tende a uniformare.