Un dramma psicologico di rara intensità
Presentato nella sezione Progressive Cinema della Festa del Cinema di Roma 2025, The Things You Kill segna il ritorno dietro la macchina da presa di Alireza Khatami, autore iraniano di raffinata sensibilità già applaudito per Oblivion Verses, vincitore del premio Orizzonti a Venezia. Con questo nuovo film, Khatami costruisce un racconto di profonda intensità emotiva, dove la perdita, il linguaggio e il desiderio di reinventarsi si intrecciano in una meditazione visiva e morale sul significato di “uccidere” una parte di sé per rinascere in un’altra forma.
La storia segue Ali (interpretato da Ekin Koç), un uomo che torna in Turchia dopo anni trascorsi negli Stati Uniti. Ad attenderlo ci sono il lutto per una perdita recente, un padre autoritario e un matrimonio ormai in frantumi. L’arrivo inatteso di Reza, un enigmatico visitatore, sconvolge gli equilibri della sua vita, dando origine a un legame ambiguo e magnetico in cui i due uomini finiscono per rispecchiarsi, sovrapponendo desideri, sensi di colpa e ombre. L’ambientazione rurale, resa con la fotografia vibrante e inquieta di Bartosz Świniarski, amplifica il senso di sospensione e di smarrimento, in un paesaggio che diventa specchio dell’anima.
Il cast di The Things You Kill riunisce alcuni dei volti più intensi del cinema turco contemporaneo: Ekin Koç, già apprezzato per Being Human e Kurak Günler, offre una prova d’attore di grande profondità emotiva; Erkan Kolçak Köstendil e Hazar Ergüçlü completano il quadro interpretativo con una naturalezza disarmante, mentre Ercan Kesal, volto iconico del cinema di Nuri Bilge Ceylan, porta sullo schermo un personaggio autoritario ma tragicamente umano. Le loro interazioni creano un’architettura drammatica dove ogni silenzio pesa quanto una parola, e ogni gesto svela un mondo interiore in tumulto.
Alireza Khatami utilizza la metafora della “traduzione” come chiave di lettura del sé: tradurre significa anche distruggere, uccidere la propria versione precedente per farne nascere una nuova. In questo senso, il film si trasforma in una riflessione sull’identità frammentata del mondo contemporaneo, in cui ogni individuo è costretto a negoziare tra ciò che è e ciò che desidera diventare. The Things You Kill è un dramma psicologico e filosofico insieme, capace di fondere linguaggio visivo e riflessione morale in una narrazione che oscilla tra sogno e realtà, tra giudizio sociale e introspezione. Non a caso, il film è stato scelto dal Canada come candidato ufficiale agli Oscar® per il miglior film internazionale, a conferma della sua portata universale.
