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The Toxic Avenger: il ritorno esplosivo del mostro più amato

foto: Riccardo Piccioli

Un cult rinato con ironia ed icone cinematografiche di serie A

Alla Festa del Cinema di Roma 2025, nella sezione Grand Public, arriva uno dei ritorni più attesi dell’anno: The Toxic Avenger, diretto da Macon Blair, che rianima in chiave contemporanea uno dei cult più irriverenti e grotteschi della storia del cinema indipendente americano. Il film, remake dell’omonimo titolo del 1985 prodotto dalla mitica Troma Entertainment, celebra con gusto anarchico e ironia dissacrante la stagione in cui il cinema di serie B seppe diventare leggenda, trasformando il cattivo gusto in linguaggio, l’eccesso in libertà espressiva e il sangue finto in manifesto d’autore.

La trama riprende l’idea originale con una nuova energia narrativa: un povero addetto alla sicurezza di una potente azienda farmaceutica cade accidentalmente in un intruglio tossico, trasformandosi nel vendicatore mutante Toxie, una creatura verdastra, muscolosa e tragicomica che decide di ribellarsi al sistema corrotto che lo ha condannato. Intorno a lui ruota una galleria di personaggi memorabili: una ragazza coraggiosa, magnati senza scrupoli, una band rap-rock chiamata Killer Nutz e una città che sembra uscita da un incubo a fumetti. Macon Blair mescola humor nero, critica sociale e spettacolarità visiva, costruendo un film che diverte e riflette, facendo esplodere la tradizione splatter in un nuovo e sorprendente universo pop.

Il cast è di altissimo livello, a testimonianza di quanto il mito di Toxie sia ancora vivo: Peter Dinklage, celebre per Il trono di spade e Cyrano, interpreta con ironia e umanità il mostro protagonista, mentre Kevin Bacon ed Elijah Wood si calano nei panni dei villain, ribaltando i ruoli con un gusto da pura commedia nera. Jacob Tremblay, Taylour Paige, Julia Davis e Luisa Guerreiro completano un ensemble eterogeneo e brillante, in cui la dimensione caricaturale convive con momenti di sorprendente empatia. La regia di Blair, che alterna ritmo da action e comicità da cartoon, riesce nell’impresa di restituire attualità a un’icona nata nel cinema marginale, senza snaturarne lo spirito sovversivo.

The Toxic Avenger è una dichiarazione d’amore per il cinema indipendente e per la libertà creativa che lo anima. La pellicola, tra esplosioni di colore, ironia pulp e riflessioni sul potere e la disuguaglianza, si inserisce perfettamente nel panorama del cinema contemporaneo, dimostrando che anche i mostri, a volte, sanno raccontare meglio degli eroi la verità del nostro tempo. In un’epoca dominata dai franchise e dai remake senz’anima, Macon Blair firma un film che è insieme omaggio e rinascita, un inno all’imperfezione come forma di bellezza e di resistenza.