#Cinema e Fiction

Il progetto e le forme di un cinema politico a cento anni dalla rivoluzione d’Ottobre

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Immersi nel polmone verde di Villa Borghese, presso la casa dei Cinema in Largo Marcello Mastroianni, si esaminano gli intrecci stilistici nella produzione cinematografica russa ai tempi della Rivoluzione d’ottobre e le interpretazioni di Hollywood sull’epoca più calda del comunismo sovietico.

Il Prof. Antonio Medici presenterà nella Sala Deluxe il capolavoro di Vertov Sinfonia del Donbass / Entusiasmo, potente testimonianza sulla collettivizzazione e la rapida industrializzazione alla base dello sviluppo dell’Unione Sovietica e La terza strada della piccola borghesia / L’amore a tre di Abram Room, un pungente film sulla questione della condizione femminile e della libertà sessuale, accusato dal regime di tendenze anarchiche e piccolo-borghesi. Nella Sala Kodak, con introduzione del Prof. Nicola Calocero, spazio invece alle tre opere La sottana di ferro, pellicola di Ralph Thomas uscita in piena guerra fredda, Lettera al Kremlino di John Huston, film-intrigo su scala internazionale tratto dall’omonimo romanzo di Noel Behn; e il più famoso Il dottor Živago di David Lean, ispirato al capolavoro osteggiato dal regime sovietico che vinse a Boris Pasternak il Premio Nobel per la letteratura.

Un progetto a cura di Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Fondazione Gramsci in collaborazione con Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Casa del Cinema, NOMAS Foundation, Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e con Sapienza Università di Roma – Dipartimenti Filosofia e Storia dell’arte e Spettacolo, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo.