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Presentato “Si vive una volta sola” di Carlo Verdone. Scherzi a non finire con Max Tortora, Rocco Papaleo e Anna Foglietta

Si vive una volta sola – CastPresentato oggi alla stampa l’ultimo avoro di Carlo Verdone “Si vive una volta sola”, una commedia divertente interamente girata in Puglia. Si tratta del ventisettesimo lavoro dell’attore e regista romano che in questo lavoro ha scelto Max Tortora, Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Mariana Falace come compagni di viaggio.

E proprio di viaggio si parla, perché quattro medici affermati solito nel fare scherzi ai danni del più fragile, ma ognuno dalla vita fallimentare, si ritrovano a fare un viaggio, occasione per dire ad uno di loro, ad Amedeo, che un grosso problema medico lo sta affliggendo.

Commedia divertente con un pizzico di amaro, con artisti affermati ed il debutto sul grande schermo di Mariana Falace, modella partenopea, che giunge dal Grande Fratello 2018 con il sogno di diventare una grande attrice. Prima volta per Anna Foglietta e per Max Tortora accanto all’attore/regista romano. «Carlo ci ha raccontato il soggetto a casa sua, è stato bello sentirsi parte di un progetto che era agli inizi e prendeva forma pensando agli attori. Lui mi conosceva per altri miei lavori, l’ho invitato a teatro dove è sempre venuto, quindi è stata una collaborazione cercata e finalmente è venuta. L’esperienza sul set è stata fortunata, ma al di fuori anche di più e sempre più rara. Un’esperienza che è diventata un’amalgama vera anche nel film, e penso si veda» le parole di Anna Foglietta, mentre per Max Tortora «Abbiamo coniato per Carlo, il soprannome di regista che lascia libero e protegge, perché ti lascia libero nella recitazione, ma c’è sempre la sua supervisione. Il film era già equilibrato nella scrittura, non si poteva andare sotto e neanche sopra le righe».

Ed a proposito della scelta della professione, chirurghi, che i quattro personaggi svolgono nel film, Verdone ammette: «Quando Giovanni Veronesi ha scritto il soggetto, l’equipe chirurgica già esisteva, e quindi l’ho accolta bene, era una professione che in un film non avevo mai fatto. Sono stato, pediatra, dentista, mai un chirurgo. E’ vera la mia passione per la medicina, ma oggi mi ha anche stufato, ma per preparami al meglio sono andato in sala operatoria, e non dico che i chirurghi si divertano, ma parlano e mentre operano nel silenzio, magari dicono hai visto il rigore della Roma ieri sera?».