Da un adattamento cinematografico serie televisiva statunitense The Booth at the End il regista Paolo Genovese ha presentato in anteprima alla Festa Internazionale del Cinema di Roma, assieme al cast il suo ultimo lavoro: The Place.

Lo sforzo di Genovese per questo lavoro, in primo in chiave drammatica dopo moltissime commedie di successo, è stato quello di riadattare in chiave cinematografica ciò che era stato concepito per una serie a puntate, un’opera quindi coraggiosa e al tempo stesso presuntuosa dovuta anche al ripensamento dei tempi di recitazione di ogni singolo attore. Cast peraltro molto vario che comprende Marco Giallini, Alessandro Borghi, Valerio Mastandrea, Silvio Muccino, Alba Caterina Rohrwacher, Vittoria Puccini, Sabrina Ferilli, Rocco Papaleo e Vinicio Marchioni.

E dopo la stanza da panzo di ‘Perfetti Sconosciuti’ ecco un altro luogo delimitati da muri per The Place. The place infatti è un bar-bistrot, uno come tanti, con un uomo seduto in un angolo dietro un tavolo, una sedia per lui, cibi che si alternano di tanto in tanto, un’agenda sul tavolo dove scrivere continuamente ed una sedia dove di volta in volta si alterneranno vari personaggi, ersone qualunque che chiedono lui desideri, da esaudire in cambio di compiti da svolgere.

Cosa saranno disposti a fare, costoro, per ottenere ciò che vogliono?

Questa è la chiave del film The Place. Tutto ha un prezzo, anche per desideri come far sparire un cancro, guarire dall’Alzheimer, ritrovare Dio, riacquistare la vista, diventare bellissimi, riabbracciare un figlio perduto, l’amore della propria vita, fare sesso con la protagonista del proprio calendario preferito.

Ed il prezzo da pagare è alto e porta a conseguenze spesso drammatiche e imprevedibili, con questo impassibile personaggio sulla sedia del bar costretto a digerire dettagli, reazioni, dolorose verità.

Dal 9 novembre nelle sale cinematografiche.

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