Dal 12 ottobre, nelle sale cinematografiche grazie a Medusa Film, il film “L’ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI” promette di portare il pubblico in un viaggio emotivo attraverso la Roma del 1943. Basato sull’omonimo libro di Fabio Bartolomei, la pellicola è impreziosita da un cast stellare che vede tra gli altri Alessio Di Domenicantonio, Claudio Bisio, che esordisce alla regia di questo film e Antonello Fassari.
La trama si svolge nella Roma dell’estate del 1943, un periodo storico in cui la città vive sotto la costante minaccia delle bombe. Al centro della storia, quattro bambini: Italo, Cosimo, Vanda e Riccardo. Nonostante le loro differenze di background e le turbolenze politiche che circondano le loro famiglie, sono uniti da una profonda amicizia. Per loro, ogni giorno è un’occasione per giocare, anche se il contesto bellico spesso rende i loro giochi più simili alla realtà di quanto possano immaginare.
Ma quando il 16 ottobre, Riccardo, il ragazzo ebreo del gruppo, viene catturato dai tedeschi, il gioco prende una svolta drammatica. I tre rimasti, spinti dall’amicizia e dal coraggio, intraprendono un’avventura per liberare il loro amico, attraversando un’Italia devastata dalla guerra.
In parallelo, assistiamo al viaggio di Agnese e Vittorio, due adulti che cercano i bambini per riportarli a casa. Agnese è una suora dall’animo gentile, mentre Vittorio, fratello di Italo, è un eroe di guerra fascista. Due mondi opposti, che si scontrano e si confrontano durante la ricerca.
Il Bisio regista, nel delineare questi personaggi, sottolinea le differenze tra il mondo degli adulti e quello dei bambini. Mentre i primi sono profondamente consapevoli delle divisioni e dei conflitti, i secondi vedono il mondo con una lente di ingenuità e speranza, nonostante la realtà oscura che li circonda.
“L’ultima volta che siamo stati bambini” non è solo un film di guerra, ma è una testimonianza del potere dell’amicizia, della resilienza e dell’innocenza dell’infanzia. Un’opera che mostra come, anche nelle circostanze più drammatiche, ci possa essere spazio per la speranza e la solidarietà.
La pellicola si preannuncia come una delle più toccanti dell’anno, un viaggio emozionale attraverso un periodo storico che ha segnato profondamente l’Italia, raccontato attraverso gli occhi innocenti e speranzosi dei suoi giovani protagonisti. Un film da non perdere, che ci ricorda come, anche nei momenti più bui, l’umanità possa trovare una luce.
