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Alessandro Mannarino: un doppio sold out a Roma

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Roma è Roma! Ed il sold out è una grande soddisfazione per il cantautore romano. Due date, tutto esaurito al Palalottomatica, sanciscono definitivamente il successo di colui che possiamo chiamare il cantautore romano 2.0. Dopo l’epoca del folkstudio che ha dato i natali ad importanti cantautori, Mannarino fa rinascere a titolo definitivo il nuovo periodo cantautoriale della capitale e lo fa con questo importante segnale: Tutto Esaurito con oltre 45mila biglietti venduti. Ma il tutto esaurito non è solo per le date di Roma, ma anche Torino, Milano, Bologna, segno questo che Mannarino non è solo apprezzato in casa, ma il suo successo si espande proprio per i suoi pezzi graffianti, nel contenuto e nella voce.

Il Tour ‘Apriti cielo’ continua ad aggiungere date, un richiesta di città e pubblico che ingrandiscono il successo come primo italiano annoverato tra le star internazionali per questo 2017, dopo l’uscita del singolo a novembre scorso e del suo quarto album in carriera uscito nel mese di gennaio scorso.

Qualche numero di questo successo? Il debutto ha conquistato il 1° posto della classifica Fimi dei dischi più venduti, su Spotify ha già superato i 3 milioni di streaming e su YouTube i videoclip di Apriti Cielo e Arca di Noè hanno già oltre 1 milione di view. 

I motivi di questo successo è data dalla genuinità che ha sempre contraddistinto questo artista sin dai primi lavori, con contenuti che narrano la vita di tutti i giorni di una generazione e probabilmente questo è il più grande pregio di Mannarino che, con questo quarto album, riesce ancora una volta nell’intento.

Il progetto di questo spettacolo nasce da un’idea di Alessandro Mannarino, sviluppata e disegnata da CROMANTICA, Fabiana Zanardi ed Edoardo Patanè con il supporto di LEMONANDPEPPER.

Il progetto illuminotecnico è curato da Nicola Tallino, gli impianti audio, luci e proiezioni saranno forniti da AGORA. Apriti cielo tour è una produzione Vivo Concerti.

Ma veniamo al concerto:

Infaticabile, assolutamente, come una gara di resistenza che per similitudine ricorda gli eventi dal vivo del signore della musica rock: Bruce Springsteen. Tre ore finate di concerto. Una sfida dunque che pochi personaggi dello spettacolo riescono a dare. In tre ore di spettacolo Mannarino a ripercorso il meglio dei suoi primi dieci anni di carriera. Un asequenza di ritmi e di brani che non prevede cali di attenzione, come fosse una girandola di colori e di suoni che coinvolge gli spettatori senza flessioni di attenzione ricambiando cantando a squarciagola parola per parola di ogni brano.

E’ il branco che da il titolo al tour il brano di apertura. Un blues sobrio dai contenuti sociali importanti: Trovammo questa vita tra le stelle, poi lasciammo le caverne, Arrivammo alle transenne’ –  “per chi non ha bandiera, per chi non ha preghiera, per chi cammina dondolando nella sera” – “Apriti mare E lasciami passare Non hanno fatto niente Niente di male”. Attualità pura in versi quindi con un ritmo cantautoriale davvero di prima categoria. Un brano che, al di la delle parole serve a far scaldare i motori ad una band davvero ben affiata sul palco, una band che piano piano nel corso della serata aumenta il ritmo cambiando di sonorità, dallo stornello romano fino a giungere a ritmi swing, blues, punk, etnici senza tralasciare la popolarità della musica romana che ha trovato in Gabriella Ferri e Franco Califano le sue muse artistiche ispiratrici, tanto nelle liriche, quanto nelle cadenze sonore.

 

Insomma un concerto ben organizzato, nell’allestimento del palco e della scenografia e ben studiato nell’organicità della successione dei brani. Buona la prima (e la seconda) a Roma, ed appuntamento a Capannelle per la prossima data a Roma.

La Band Scaletta
Mauro Refosco percussioni
Puccio Panettieri batteria
Renato Vecchio sax
Antonino Vitali tromba
Giovanni Risitano chitarra
Paolo Ceccarelli cavaquinho
Mauro Menegazzi tastiere, fisarmonica e programming
Nicolò Pagani basso e contrabbasso
Alessandro Chimienti chitarra e ronroco
Simona Sciacca, Ylenia Sciacca, Azzurra Sciacca voci

Apriti Cielo
Roma
Impero
Deija
Osso di seppia
Gandhi
Babalú
La Strega e il diamante
Maddalena
Signorina
Vivo
Gli Animali
Elisir D’Amor
Arca di Noè
Quando l’amore se ne va
Statte zitta
Le Rane
Merlo Rosso
Me so’ mbriacato
Serenata Lacrimosa
Scetate Vajo’
Un’estate
BIS

Bar della rabbia
Vivere La Vita