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Il concertone del Primo Maggio edizione 2020: un evento stravolto ma riuscito

Se musicalmente c’era qualcosa di inimmaginabile forse è proprio il concetto di un evento ormai consolidato da decenni spostato brutalmente da un evento partecipativo di piazza a quello di proposizione televisiva. Non che in precedenza non lo fosse: migliaia di persone in piazza San Giovanni ma anche migliaia di ragazzi dietro lo schermo a cantare da posti lontani come se fossero presenti in piazza. Oggi no, l’edizione targata 2020 deve riproporsi totalmente, partendo da un canovaccio che solo lontanamente ricorda l’esibizione da un palco, con interventi della consolidata e brava presentatrice sulla realtà lavorativa.
Oggi l’analisi sembra più approfondita, Ambra nello studio allestito al teatro Delle Vittorie, spigliata ma profonda, pungente, Ambra che interagisce in un gioco che alterna esibizioni dall’Auditorium ed RVM degli artisti fisicamente non presenti, dalle loro case, dalle piazze delle città, attraversando di fatto l’Italia passando per Firenze (Irene Grandi) fino a giungere a Bassano del Grappa (Francesca Michielin).

Molti interventi sulla scuola, dal tema delle video lezioni con ragazzi di terza media, al tema dell’esame di maturità. Nessuna certezza, come tiene a sottolineare più volte Ambra, ma con un occhio puntato su coloro che saranno lavoratori domani, il nostro futuro.
Lavoro, studenti, ma anche le donne. Interventi in diretta anche su problemi femminili con rivendicazioni delle quote rosa, di meritocrazia con un invito al Presidente Conte a riconoscere quanto fatto dalle donne anche in tema di SARS-Cov-2 nei temi di eccellenza italiana.
Dalla musica Indie a quella popolare con Tosca che ripropone una bellissima versione con voci femminili di Bella Ciao.

Una edizione che per forza di cose deve alternare rvm registrati non avendo come sul palco l’elemento rotante che alterna la presenza in pochi istanti di distanza tra un artista e l’altro, ma forse è la cosa che ha reso questa edizione molto meno concertone, pur capendo bene le difficoltà degli organizzatori a mettere in piedi un evento di questa portata in una nuova edizione totalmente reinventata che assume appunto come dice Ambra l’aspetto di una ‘passeggiata musicale’, lontana dagli stereotipi sanremesi, e lontana da quelli del concertone live e lontana anche dal termine passeggiata che di questi tempi neanche a parlarne.

Il distanziamento sociale anche sul palco dell’Auditorium è evidente con barre di luci, come le spade laser di Guerre Stellari, quasi a creare delle invisibili ed invalicabili barriere, distanza visibile nello studio di Rai Radio 2 che trasmette in diretta come di consueto tutto l’evento musicale con i conduttori Ema Stokholma e Gino Castaldo, e visibili nei filmati giunti dagli artisti.

Per concludere, esame passato perché tante sono state le difficolta di un pesante rimodellamento di un’idea originale, completamente stravolto, come le nostre vite da questa pandemia mondiale.