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Salsa e musica latina per la napoletanità di Sal Da Vinci a Porta di Roma

Nella piazzetta del Centro Commerciale di Porta di Roma c’eè aria di festa per il concerto di Sal Da Vinci. E pochi sono i metri che lo separano da quell’ “imbuto della morte” del film Troppo Forte del 1986 che ha reso noto il giovane Salvatore Michael Sorrentino, questo il vero nome di Sal, nel ruolo del giovanissimo scugnizzo Capua. E a Porta di Roma sono accorsi in tanti da Napoli e dintorni per ascoltarlo, per acclamarlo nella serata, come lui ricorda dal palco, dell’eclissi lunare più lunga del secolo.

Sal sfida il caldo sotto i riflettori, elegantemente nel suo vestito elegante, con tanto di panciotto, e si affianca ad un giovane corpo di ballo che rotea attorno a ritmo sfrenato. La band ha un buon sound, con una importante sezione fiati ed una sezione ritmica di tutto rispetto, che conducono con precisione metronometica tutti i brani neo melodici accrescendo l’eccitazione dei fans venuti da lontano nella piazzetta di Porta di Roma.

Ma lo spettacolo non è solo musicale sul palco. Corpo di ballo che vive e si esprime a ritmo di musica, con scene che arrivano ad essere teatrali come nel caso di una ballerina che esegue vere e proprie acrobazie all’interno di una cornice.

Ed il repertorio scorre tra ritmi veloci e brani sentimentali in cui la voce spicca cristallina donando tantissime emizioni dall’inizio alla fine.

 

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