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Magie d’Estate: Incantesimi Notturni al Sala Umberto

IL SOGNO DI SHAKESPEARE con Lidia Ferrari, Thilina Feminò, Ivano Piacciallo al teatto Sala Umberto il 19 febbraio 2024 alle ore  20.30

Il “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare è una delle opere più emblematiche del teatro rinascimentale, una commedia che intreccia amore, magia e sogno in una trama senza tempo. La pièce, qui rivisitata per avvicinarla al pubblico contemporaneo, si trasforma in un ponte tra il passato e il presente, rivelando la sua innata capacità di dialogo con l’eterno umano.

La scelta di ambientare la preparazione dell’opera “La tragica commedia di Piramo e Tisbe” in un bosco, lontano dalle quinte consuete, è in sé una dichiarazione artistica. Il bosco diventa un microcosmo parallelo dove la realtà quotidiana degli artigiani, simboli di un teatro più ingenuo e diretto, si scontra e si fonde con l’universo fantastico delle fate e degli spiriti. Questo spazio, che nella commedia originale è luogo di metamorfosi e di incantesimi, si carica di un significato ulteriore: quello di un ritorno all’essenza del fare teatro, ovvero la creazione di mondi possibili.

Gli artigiani, che si fanno portavoce di una teatralità essenziale e pura, incarnano l’ingenuità dell’atto creativo e si contrappongono ai quattro amanti, i cui sentimenti travagliati sono metafora delle complessità delle relazioni umane. L’amore, tema centrale dell’opera, si rivela in tutta la sua complessità, balzando tra le mani dei personaggi come una forza incontrollabile e capricciosa, guidato dalle burle di Puck e dagli intrighi di Oberon e Titania.

La pièce, in questa rilettura, si conferma come un testo in cui il gioco dei ruoli è fondamentale: gli artigiani diventano attori maldestri di una trama più grande, i cui fili sono tessuti dalle mani invisibili delle divinità del bosco. Il gioco si intensifica nel continuo scambio di ruoli che vediamo tra gli innamorati e tra mortali e immortali, sottolineando la fluidità delle identità e il confine sfumato tra realtà e finzione.

La rappresentazione si svolge su una soglia, quella che divide il mondo ordinario da quello straordinario, luogo in cui l’illusione diventa realtà e la realtà si fa sogno. In questo liminale teatro a cielo aperto, il pubblico è invitato a perdere i propri punti di riferimento, lasciandosi trasportare dalla magia di una narrazione che, come un sogno, appartiene tanto alla notte quanto al giorno.