Tarquinia e Cerveteri diventano palcoscenici d’arte tra archeologia, paesaggi millenari e grandi interpreti contemporanei

Fascino senza tempo dell’arte etrusca che incontra la creatività contemporanea. Torna Rasna Jazz, la rassegna diretta dal Maestro Emiliano Li Castro e sostenuta dalla Direzione Generale Spettacoli del Ministero della Cultura, che per due weekend – dal 5 al 14 settembre – trasforma Tarquinia e Cerveteri in scenari unici dove musica, danza e paesaggi millenari si intrecciano in un dialogo suggestivo. Sei appuntamenti, due città e un unico filo conduttore: la potenza evocativa dell’arte che rivive nei luoghi della memoria, rinnovandoli attraverso i linguaggi del presente.

Il viaggio si apre venerdì 5 settembre nel cortile interno del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia con il Trittico Olistico della Mandala Dance Company, firmato dalla coreografa Paola Sorressa. Tre lavori – Balancier, Layers, Essence – che esplorano equilibri, stratificazioni emotive e fili invisibili di connessione tra le persone in un mondo segnato da conflitti e fragilità. Le coreografie, arricchite dalla scultura di Fiorenzo Zaffina, disegnano un percorso che unisce danza, riflessione politica e poesia scenica. La replica è prevista il 12 settembre a Cerveteri, nel prato della necropoli della Banditaccia, tra i tumuli etruschi che si fanno quinte naturali di uno spettacolo immerso nella storia.

Sabato 6 settembre, sempre a Tarquinia, la musica prende il testimone con Neo-Archaeo, progetto che vede il Quintetto Dissoi Logoi dialogare con la voce e l’elettronica di Lynn Cassiers, artista belga tra le più originali della scena contemporanea. Un mosaico sonoro che mescola jazz, minimalismo e suggestioni mediterranee evocando paesaggi arcaici, quasi un rito collettivo che unisce tradizione e sperimentazione.

La chiusura tarquiniese, domenica 7 settembre, è affidata al Quintetto Ettore Fioravanti con Markus Stockhausen, figura di spicco della tromba europea, in Navigare. Le improvvisazioni diventano correnti marine, i temi musicali affiorano come boe nel mare del jazz, in un continuo dialogo tra lirismo e ritmo. Fioravanti, protagonista del jazz italiano dagli anni Ottanta, incontra l’intensità spirituale di Stockhausen, creando un concerto di rara suggestione.

A Cerveteri, dopo l’apertura del 12 settembre con la danza, sabato 13 va in scena Yin & Yang, dialogo tra opposti firmato da Rita Marcotulli e Israel Varela. Pianoforte e percussioni, introspezione e pulsazione latina, poesia melodica e improvvisazione convivono in un intreccio che abbraccia radici mediterranee e influenze globali. Un concerto che è incontro di mondi e culture, tradotto in musica dal talento di due protagonisti internazionali.

La rassegna si chiude domenica 14 settembre con un omaggio alla canzone d’autore italiana: L’anno che verrà, il progetto del Trio Peppe Servillo con Javier Girotto e Natalio Mangalavite. La voce teatrale e calda di Servillo riveste di nuove sonorità i brani iconici di Lucio Dalla, accompagnata dal sax di Girotto e dal pianoforte di Mangalavite. Un concerto che trasforma canzoni entrate nella memoria collettiva in un’esperienza acustica intima e vibrante, restituendo la forza visionaria di Dalla in una veste nuova.

In caso di maltempo, gli spettacoli si sposteranno in sedi alternative: il Teatro Comunale di Tarquinia e l’Aula Consiliare di Palazzo del Granarone a Cerveteri, a garanzia di una continuità che ribadisce la centralità del progetto.

Con Rasna Jazz, i luoghi simbolo della civiltà etrusca diventano scrigni di creatività contemporanea. Tra danza, musica e poesia sonora, il passato millenario incontra l’arte viva del presente, in un percorso sensoriale che unisce la memoria dei luoghi alla vitalità delle arti performative.