Buono il successo alla prima di “Mò me lo segno”, uno spettacolo tributo all’indimenticato Massimo Troisi scomparso venticinque anni fa.
In una serata particolare, quella di San Valentino, Geppi di Stasio assieme a Roberta Sanzò, Alida Tarallo, Carlo Badolato e i musicisti Sergio Colicchio e Emiliano Federici, hanno dato vita ad uno spettacolo, prodotto da Trepareti, dedicato al cuore in tutte le sue forme, prorpio quel cuore è stata la causa del decesso dell’artista di San Giorgio a Cremano poco dopo il termine delle riprese del suo film “Il Postino”.
La prima dello spettacolo è stato preceduto nel pomeriggio dalla partenza di una ciclopedalata in cui i partecipanti hanno distribuito a tutti buste rosse contenenti frasi di Pablo Neruda.
Si perché nello spettacolo le analogie tra Troisi e Neruda sono davvero tante, un approccio laico alla vita da divenire una sorta di identica visione politica, l’essere figli di ferrovieri, l’essere uomini del Sud, l’essere accomunati dall’ideale marino e dalla sensibilità al fascino femminile.
Una prima quindi molto partecipata al Teatro delle Muse in cui musica, poesia, immagini e divertimento sono gli unicci ingredienti di “Mò me lo segno”, il titolo tratto da una delle più famose battute di Troisi, perché al cuore ci si pensa con la testa.
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