L’edizione numero 72 del Gran premio della Liberazione, che dal 1946 si corre sul tracciato cittadino su strada a Roma, su un percorso di 138km per la categoria under 23 si conclude con l’azzurro Seid Lizde con un tempo di 3h20’02” ed una media di 41,39km/h sul traguardo posto come da tradizione su via delle Terme di Caracalla. Al secondo posto il valdostano Michel Piccot che con il vincitore ha condiviso a lungo il percorso nella lunga fuga verso il traguardo con un distacco finale di 10″ e terzo sul podio il campione europeo Aleksandr Riaushenko con 46″ di distacco sul vincitore a causa di un incidente meccanico al secondo giro e costretto per questo ad un forsennato ritmo per rientrare nei corridori di testa.
Il vincitore figlio di genitori bosniaci, ma nato a Catania ha sempre corso in squadre venete ma ora si trova a Bergamo vincendo importanti gare come l’ultima prima di quella odierna a Mercatala, una corsa su strada molto ambite dagli under 23.“Mi sentivo molto forte oggi e avrei voluto fare selezione fin dall’inizio ma poi ho aspettato un po – Sono sempre venuto a Roma perché questa corsa mi affascina”. E poi: “La mia squadra ha impostato la corsa rendendola molto dura per fare in modo di avere una bella selezione nel finale. Poi sono iniziati gli attacchi ed io mi sono convinto di poter vincere quando siamo andati in fuga io e Michel Piccot con il quale ho trovato un bell’accordo per giungere insieme all’arrivo e giocarci il successo allo sprint”.
Per quanto riguarda il Gran Premio della Liberazione PINK, riservato alle donne, la ciclista di Lariano Marta Bastianelli si è imposta su tutte nella corsa più importante su strada del campionato italiano comandando la gara di 96 chilometri sin dalla partenza. “Non è stato facile – ha spiegato Marta Bastianelli sul traguardo – perché la squadra era tornata alla
Una bellissima giornata di sport oggi a Roma che ha visto lo sport imporsi sulla tristezza della perdita di un campione come Michele Scarponi ricordato all’unisono da tutti i protagonisti di questa kermesse con un minuto di silenzio prima del via di ogni gara.