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Capannelle: Giovedì 29 giugno chiusura della stagione con i Gran Premi Triossi, Turilli e Carena

foto esterna: Domenico Savi

Gran Premio Triossi, Gran Premio Turilli e Gran Premio Carena per chiudere in bellezza la stagione a Capannelle dalle ore 17.00

Giovedì 29 giugno, inizio corse alle ore 17.00, è in programma il grande appuntamento che a Capannelle conclude la stagione ippica a Roma.
Nel giorno dedicato alla festività dei patroni della Capitale, Santi Pietro e Paolo, l’ippodromo romano ospiterà il tradizionale convegno di trotto imperniato sul Gran Premio Tino Triossi, sul Gran Premio Gaetano Turilli e sul Gran Premio Carena. 
«Siamo arrivati all’epilogo della stagione – le parole di Elio Pautasso, Direttore generale Hippogroup Roma Capannelle – e visto che siamo in periodo di esami, potremmo considerare questo appuntamento finale la nostra maturità. Al termine di una stagione iniziata a settembre e prossima alla conclusione, eccellente sia per risultati tecnici che per risposta di pubblico, non possiamo che ritenerci più che soddisfatti. Nel consueto convegno in programma il 29 giugno, i Grandi Premi Triossi, Turilli e Carena monopolizzeranno l’attenzione degli appassionati. Corse intitolate a tre grandissimi personaggi che hanno fatto la storia dell’ippica romana e nazionale, contribuendo anche a costruire gli ippodromi romani di Capannelle e Tor di Valle. Saranno tre Grandi Premi dal punto di vista tecnico e qualitativo eccellenti, frequentati da cavalli di straordinaria levatura. Alla fine della giornata ci prenderemo una pausa dall’attività agonistica, ma neppure un giorno di pausa per quanto riguarda la manutenzione dell’impianto, con i lavori già iniziati per la pista in erba e quelli per la pista all weather che partiranno dal 30 giugno. Tutto questo per farci trovare pronti a settembre quando ripartirà la stagione che ci riserva altri grandissimi appuntamenti, due su tutti, il Derby di trotto e il Roma Champions Day».

GRAN PREMIO TINO TRIOSSI

Il Gran Premio intitolato alla memoria di Tino Triossi (Gruppo 1 – mt. 2100 per 154mila euro di dotazione) costituisce senza dubbio l’appuntamento clou del primo semestre della stagione dei quattro anni, oltre ad essere la prima delle tre prove di Gruppo 1 destinate alla generazione. Come è noto ricorda la figura di Tino Triossi, personaggio importantissimo dell’ippica a cavallo degli anni 60 che fu, tra l’altro, direttore dell’ippodromo romano di Villa Glori e pilotò poi il passaggio all’ippodromo di Tor di Valle inaugurato il 26 dicembre del 1959.
Quella di quest’anno è indubbiamente un’edizione molto importante della classica romana. La dichiarazione dei partenti ha fatto “lista piena” nel senso che tutte le 14 posizioni della griglia sono state occupate. Sono davvero pochi i soggetti di spicco tra i nati nel 2019 che non scenderanno in pista giovedì 29 a Capannelle. Tra questi chi in cerca di riscatto chi, di conferme e chi magari vuole trovare anche su una pista italiana, quella gloria e quei risultati interessanti che ne hanno caratterizzato il percorso all’estero. È una corsa talmente bella e ricca di sfaccettature possibili che abbozzare un pronostico secco diverrebbe esercizio complicato e forse presuntuoso. Giusto quindi analizzare singolarmente le chances di tutti e 14 i protagonisti.
Diamond Truppo: esponente della siciliana scuderia Pachino Horses, prometteva molto già all’inizio dei tre anni, poi non è riuscito a tenere fede in pieno alle attese. È passato alle dipendenze del team Gocciadoro ed è tornato a offrire il meglio del proprio rendimento forse anche alzando l’asticella. Desiderio D’Esi: era stato già annunciato protagonista sul finire della stagione dei tre anni. Il secondo posto nella batteria del derby aveva dato la stura a una serie di speranze poi non confortate nell’occasione, ma il passaggio d’età ha sicuramente forgiato fisico e carattere di quello che è un gran combattente.
Dimitri Ferm: La vittoria del Derby nello scorso ottobre ha consolidato e confermato il ruolo di assoluto dominatore della generazione 2019 fino a quel punto della stagione. Poi sei mesi di stop e una maturazione che sembra essere stata “digerita” solamente nelle ultime settimane. Rimane potenzialmente un grande protagonista.
Danger Bi: A tre anni è stato l’eterno piazzato, il cavallo delle grandi occasioni mancate per un niente. Con la maturazione l’Ingegner Biasuzzi si è spinto al grande passo e all’affidamento in toto alle cure del team Gocciadoro. Sono arrivati i secondi posti a Torino e Napoli, impressionante soprattutto il primo. Alessandro Gocciadoro ne ha fatto la propria scelta per questo Triossi e questa è già una garanzia. 
Dilva Jet: “la nouvelle Vogue”. Rispettata al massimo dal trainer Paolo Romanelli, in questa primavera è esplosa in tutta la sua potenza vincendo prima a Napoli e poi sull’anello di casa, a Trieste con una tattica di testa che forse, per la sua veemenza, sarebbe stata fatale a tanti cavalli. 
Diluca Mo: Il piccolo, grande cavallo. La sua consacrazione è arrivata sulle piste francesi dove ha dimostrato veramente una tenacia e una stamina fuori dal comune anche per un cavallo dal fisico non certo imponente. 
Delicious Gar: È l’altra femmina che ha deciso di sfidare i maschi. A tre anni, assieme a Due Italia, ha monopolizzato la generazione. Tra tutti quelli della prima fila è probabilmente quella che meglio può metabolizzare il numero di partenza all’esterno non essendo una scattista, ma una cavalla che ama agire in progressione. Avrà bisogno di un pizzico di fortuna, ma trascurarla sarebbe un errore.
Gericault: L’unico straniero vero in pista: allevamento tedesco, e il Triossi ha una tradizione non certo sfavorevole per gli stranieri. La prima edizione a Capannelle fu vinta proprio da un tedesco, Tiger Woods. Finora si è ben disimpegnato a livello di gruppo 3, non sembrerebbe una primissima lama, ma distanza e passo saranno sicuramente dalla sua parte.
Denzel Washington: Altra pedina del team Gocciadoro. Il suo miglior risultato a livello di gruppo è il terzo posto nel premio Firenze dello scorso inverno. Forse un po’ poco, ma la guida velenosa, non nuova a clamorose sorprese, e il training consigliano comunque prudenza. 
Danubio: Più che discreto l’inverno francese, senza fortuna nel Regione Campania a Napoli. Sulla carta un outsider, ma…
Daniele Jet: La forma c’è, ma la posizione è ostica. Cavallo duttile, se potesse agire nelle prime posizioni vedrebbe aumentare notevolmente il proprio potenziale. 
Derrick Fks: un altro che avrebbe avuto nella prima fila un alleato importante, ma il team Minopoli ha accettato comunque di correre sapendo anzi tempo che sarebbe finito dietro.
Dylan Dog Font: L’ultimo esponente della pregiata nidiata che fa capo a Mauro Baroncini. Letteralmente esploso quest’anno. Tra i partenti in seconda fila sembra forse quello in grado di gestire meglio lo schema in costruzione e non ci sarebbe da meravigliarsi a trovarlo a lottare nel finale per le posizioni che contano.
Diamond Francis: Il picco del rendimento è stato nella vittoria autoritaria ottenuta a inizio novembre nel Mangelli. Da allora non ha più vinto, ma ha comunque messo assieme una serie di piazzamenti importanti. È il vero outsider di lusso della corsa.
Fin qui i magnifici 14. Ogni analisi che si rispetti deve però chiudersi con un pronostico e allora sotto con l’armata Gocciadoro: Danger Bi e Diamond Truppo su tutti; Dimitri Ferm per il rispetto dovuto al derbywinner. Desiderio D’esi per la posizione; Dilva Jet per la forma.

GRAN PREMIO GAETANO TURILLI

Da quando il trotto romano ha trovato la sua nuova casa all’ippodromo Capannelle (2014), il classico Gran Premio Gaetano Turilli (€. 154.000 – gruppo 1 – mt. 2.100 – per 4 anni e oltre di ogni paese) ha visto ben presto rimodulare la sua collocazione nel calendario ippico nazionale. Ai tempi di Tor di Valle passò dall’iniziale e tradizionale disputa nel giorno di Santo Stefano a quella più opportuna del pomeriggio della finale del Derby ma da alcuni anni a questa parte ha ulteriormente anticipato la sua data di svolgimento trovando una ormai collaudata sistemazione nella giornata festiva per la capitale dei Santi patroni Pietro e Paolo, andando ad affiancarsi al Gran Premio Tino Triossi, cimento fondamentale per i 4 anni europei. 
Nove i protagonisti dell’edizione 2023 del confronto sui 2.100 metri che rappresenta un ideale punto di arrivo della prima parte del percorso classico per gli anziani. In pista, fra gli altri, Bleff Dipa, vincitore dodici mesi or sono in coppia con Vincenzo Piscuoglio dell’Annunziata, e Vivid Wise As che di vittorie nel Gran Premio Turilli può vantarne addirittura due, seppur risalenti agli anni 2019 e 2020. Sono indubbiamente tra i favoriti di questa edizione 2023 ma probabilmente dopo quel Vernissage Grif che meno di due mesi fa ha compiuto l’impresa di vincere per il secondo anno consecutivo il Gran Premio Lotteria di Agnano, corsa che in tema di velocità assoluta resta il vertice della programmazione per i cavalli anziani. 
Dei nove concorrenti al via oltre il 50% (cinque) vengono presentati dal Team Gocciadoro che, oltre a Vernissage Grif e Vivid Wise As, lancia nella mischia il rientrante Zaccaria Bar, la femmina Allegra Gifont e l’estremo outsider della corsa Caio Titus Bond. 
Pronostico come accennato a tre punte e a decidere l’esito del confronto potrebbe essere, come spesso avviene, l’andamento tattico della contesa. Bleff Dipa potrebbe pagare la minore capacità di avviarsi velocemente rispetto a Vernissage Grif, mentre Vivid Wise As (che la Bivans affida ancora a Mathieu Abrivard) ha avuto in sorteggio il numero esterno della prima fila e potrebbe quindi essere costretto ad estraniarsi nella prima parte di gara per puntare poi tutto sulla violenta e quasi proverbiale accelerazione finale. I titoli complessivi e recenti fanno pendere l’ago della bilancia del pronostico dalla parte del sauro Vernissage Grif che, dal canto suo, deve farsi perdonare la seconda scialba prestazione fornita un mese fa a Stoccolma nell’Elitlopp. Alessandro Gocciadoro ha naturalmente scelto di salire in sulky al figlio di Varenne che resta soggetto tanto potente e dotato, quanto di non facile gestione caratteriale. 
La femmina Birba Caf, terza nel Turilli 2022, partendo da un pessimo numero 12 di avvio, potrà sfruttare una collocazione finalmente favorevole per ottenere l’ennesimo piazzamento classico di una carriera già a dir poco encomiabile, mentre la più giovane Chance Ek avrà l’opportunità di fare altrettanto con una attenta corsa di posizione grazie al parziale finale breve ma incisivo di cui è in possesso. 
Completano il campo dei partenti i già citati Zaccaria Bar, al rientro dopo cinque mesi e mezzo, Allegra Gifont e Caio TItus Bond cui va ad aggiungersi Carlomagno d’Esi che ultimamente è apparso poco centrato e si avvierà in seconda fila.

GRAN PREMIO CARENA

Come degno contorno al Gran Premio Turilli ma soprattutto al Gran Premio Triossi (anch’esso riservato ai 4 anni europei) la giornata festiva all’ippodromo Capannelle offre agli appassionati anche il classico Gran Premio Antonio Carena (€. 66.000 – gruppo 2 – mt. 1.640 – per femmine europee di 4 anni) che vedrà scendere in pista ben quattordici (numero massimo consentito dal regolamento) concorrenti in una prova che si presenta a dir poco indecifrabile. Nelle corse classiche, a rigor di logica, non dovrebbero esserci particolari dubbi nella stesura di un pronostico ragionevole ma questo Carena 2023 fa certamente eccezione perché le fortissime Dilva Jet e Delicious Gar hanno legittimamente optato per tentare contro i maschi nel Triossi e Don’t Say Gar, un’altra delle leader femminili della generazione 2019, è attualmente fuori gioco. Queste tre assenze già rimescolerebbero le carte dei valori in campo, ma il sorteggio integrale delle due file di partenza ha fatto il resto posizionando a un terribile 14 (numero esterno della seconda fila) quella Daughter As che avrebbe certamente meritato la prima citazione nel pronostico con una diversa collocazione nello scacchiere iniziale. 
L’allieva del Team Gocciadoro (che Alessandro condurrà personalmente pur avendo in corsa altre quattro sue allieve) ha però grandi doti di duttilità e potrebbe venire a capo della complicata posizione di partenza sulla scorta di una condizione al top e grazie all’assenza delle coetanee più blasonate. Viste le circostanze, sarà tuttavia doveroso affiancare al nome di Daughter As quelli di Due Italia, incontrastata reginetta della generazione fino alla prestazione deludente fornita ad ottobre nella finale delle Oaks, e di Doni Maker, l’elegante figlia di Yankee Slide. 
In questo Premio Carena Doni Maker avrà l’indubbio vantaggio rispetto alle altre due favorite di avviarsi ad un perfetto numero 4 in prima fila. Se il numero 14 di Daughter As si presenta decisamente penalizzante per la portacolori della Scuderia Carsko, meno onerosa appare la sistemazione al via di Due Italia che partirà dal numero 9 in scia alla veloce Daytona Roc e nelle ultime prestazioni ha dato prova di essere divenuta più incisiva correndo di rimessa anziché in avanti. 
Se è stato comunque abbastanza semplice individuare una terna di potenziali vincitrici della corsa, resta davvero fluida e aperta a molteplici soluzioni la situazione riguardante le altre undici che scenderanno in pista. La sorte ha arriso a Danish As e Daytona Roc che si avvieranno rispettivamente ai numeri 3 e 2, posizione ottimale per essere protagoniste nell’epilogo della corsa. La prima fila potrebbe essere un buon trampolino di lancio verso un piazzamento di valore per la veloce Dolcezza Sergio, che si giocherà molto nei primi 200 metri di gara, e per la vincitrice classica Donnavittoria Par. Stesso discorso per la cresciuta Dali Prav che partirà alla corda e può per questo essere anteposta a Daytona di Cecco e Damaris Grif che si affaccia per la prima volta in questa categoria forte di tre eccellenti vittorie a seguire. Più arduo appare il compito delle altre, tutte partenti in seconda fila, che completano lo schieramento di avvio: Dr Lara Font, Dana Ek, Dada del Ronco e Diana Jet.