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Nona sconfitta consecutiva per la Virtus Roma in un Palazzo dello sport deserto

Immagine di RepertorioArriva la nona sconfitta consecutiva per la Virtus Roma (in attesa del recupero della partita contro l’Olimpia Milano rinviata la scorsa settimana) nell’anticipo della 24esima giornata di Serie A contro la Dinamo Sassari giocato sabato 7 marzo. In un PalaEur a porte chiuse a causa del decreto sull’emergenza Covid-19, i romani prima si illudono di poter rimontare da un pesante passivo di meno 20, poi gettando al vento il possesso che avrebbe potuto dare il pareggio con una infrazione di 5 secondi da una rimessa dopo il timeout, perfetta rappresentazione plastica della stagione che sta vivendo fin qui la squadra di coach Bucchi. Finisce 93 a 88 per i sardi, che consolidano così il secondo posto in classifica in un campionato su cui però aleggia pesante l’interrogativo legato all’emergenza sanitaria che sta vivendo il Paese: tutte le partite di domenica 8 marzo sono state infatti rinviate a data da destinarsi dopo che alcuni club avrebbero fatto pressioni per non giocare.
La Virtus Roma si presenta fortemente rimaneggiata al ritorno in campo dopo quasi un mese dall’ultima uscita, complice il rinvio della trasferta sul campo di Milano: assenti Baldasso per un guaio alla spalla e Jefferson per un fastidio alla caviglia, sugli scudi salgono il solito Alibegovic (17 punti) e Kyzlink (17 anche per lui) che però non alzano le disastrose percentuali al tiro da tre dei romani, che nelle ultime sei partite viaggiano con meno del 30% dall’arco. La Dinamo Sassari dal canto suo sembra poter mettere le mani sulla partita fin dalle primissime battute e senza grossi problemi, forte dei propri consolidati meccanismi offensivi e sul rendimento della coppia Evans/Bilan, che combinerà alla sirena per 45 punti. Nella ripresa come detto i padroni di casa tentano la disperata rimonta, partendo da un gap di venti punti, e sognano l’impresa fino all’ultimo possesso, quando Kyzlink è indeciso e fa scadere i 5 secondi per rimettere in gioco la palla, di fatto consegnando i due punti ai sardi.
“Mi unisco alle parole dei colleghi Pozzecco e Sacripanti riguardo al fatto che sia giusto non giocare perché è una situazione sicuramente strana”, ha detto coach Bucchi al termine della gara; “Mentre si chiede ai giocatori di stare in campo ravvicinati, ai giornalisti in tribuna stampa si danno istruzioni di rimanere a un metro di distanza. Detto questo la squadra ha fatto una buona partita, orgogliosa, riuscendo a rientrare in gara dopo il passivo del primo tempo: una buona base qualora dovesse esserci ancora pallacanestro per quest’annata”.