Dopo la presentazione del nuovo inno della squadra (composto da Michele Sergianni, originario proprio della città, e intitolato “Il mio posto più bello”) e una partita nervosissima, con 3 espulsioni e 8 ammoniti, il Guidonia porta a casa una vittoria per 2-0 contro il Pontedera, con le reti di Bernardotto e dell’esordiente Vitturini. Sale così a 23 punti in classifica la formazione di casa, in una quarta posizione che rinforza sempre di più i sogni dei tifosi guidoniani.
Nel suo stadio, appena rinominato “Città dell’Aria”, in onore allo storico soprannome del comune di Guidonia, i rossoblu scendono in campo con il solito 3-5-2, che vede Mazzi in porta, Cristini, Esempio e Mulè a comporre la linea difensiva, Errico e Zappella sulle fasce, Santoro, Mastrantonio e Tascone in mezzo al campo, Bernardotto e Zuppel, al posto dell’acciaccato Spavone, in attacco.
La prima occasione del match è proprio per Diego Zuppel, che di testa da ottima posizione non trova la porta. Dopo una fase molto spezzettata e bloccata a causa di molti errori tecnici e duelli fisici, si fa vedere in avanti anche la squadra ospite, con un colpo di testa di Corradini che viene respinto dal portiere rossoblu. Successivamente, al 28°, arriva il primo di tanti episodi della partita: cross innocuo dalla destra di Perretta su cui Mazzi perde il pallone in uscita, recuperandolo con un guizzo per anticipare Andolfi; sulla ripartenza del Guidonia, Zuppel subisce fallo da Vona che, qualche minuto dopo esser stato ammonito, prende il secondo giallo e lascia in 10 i suoi.
Da qui a fine primo tempo, a sorpresa, l’unica grande occasione è per gli ospiti, nonostante l’inferiorità, con Andolfi e Vitali che vengono anticipati da una diagonale eccezionale di Errico su un cross dalla sinistra di Ladinetti.
All’inizio della ripresa i tiburtini legittimano la superiorità numerica e iniziano a creare occasioni, soprattutto con Mastrantonio che prima sfiora il palo calciando ad incrociare dal lato corto dell’area piccola, poi costringe il portiere avversario Biagini al grande intervento con i piedi.
Proprio per quanto accaduto in questa azione, al 51°, la panchina rossoblu chiede la revisione al monitor dell’arbitro, che infatti concede un calcio di rigore per un intervento in ritardo di Corradini su Zuppel. A battere dal dischetto è Bernardotto che calcia centrale e trova così il gol del vantaggio, il suo 4° stagionale.
A mezz’ora dalla fine arriva l’ennesimo colpo di scena del match: su una verticalizzazione di Bernardotto per Zuppel, il 32 taglia verso l’area di rigore ma viene messo giù al limite dell’area da Pretato, che era entrato per sopperire al vuoto lasciato in difesa da Vona e prende a sua volta una doppia ammonizione, lasciando quindi il Pontedera in 9 uomini.
Dal momento della seconda espulsione fino all’ottantacinquesimo minuto non c’è molto da segnalare, se non una conclusione da fuori da parte di Zuppel respinta da Biagini, una punizione centrale calciata da Ladinetti e un problema fisico accusato da Mastrantonio.
A 5 dalla fine, viene concesso un altro calcio di rigore al Guidonia per un fallo su Sannipoli ma, dopo la chiamata all’FVS della panchina toscana, questo viene revocato. Al novantesimo i rossoblu chiudono la partita, con un contropiede orchestrato benissimo da Calì, che difende palla spalle alla porta e manda in verticale Tessiore, che crossa rasoterra in mezzo dove arriva Vitturini, arrivato da svincolato pochissimi giorni fa, che calcia a botta sicura e trova il raddoppio.
Nel lunghissimo recupero concesso dall’arbitro c’è ancora tempo per le emozioni, con Zuppel che calcia alto da ottima posizione e, pochi minuti dopo, si fa espellere per una reazione ai danni di Vitali, causata da un brutto fallo dell’esterno ospite su Mulè.
A questo punto arriva il triplice fischio, con gli 865 spettatori del “Città dell’Aria” che possono così festeggiare il trionfo della squadra di Ginestra, che prosegue nel suo straordinario cammino all’esordio in Serie C, che proseguirà sabato 15 Novembre alle 17:30 allo Stadio Tonino Benelli di Pesaro.
