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Molte occasioni ma reti inviolate fra Guidonia e Campobasso

Nella quindicesima giornata di campionato, dedicata alla lotta alla violenza sulle donne (simboleggiata dalle fasce rosse al braccio dei 2 capitani), il Guidonia e il Campobasso, allenato dall’ex Lazio Luciano Zauri, si accontentano di un pari a reti inviolate. In un “Città dell’Aria” con quasi 2200 spettatori sulle tribune (di cui circa 500 ospiti) le 2 squadre mettono in campo grande intensità e fisicità, ma non riescono a superare i portieri avversari.

I tiburtini si schierano con il solito 3-5-2 che vede il rientrante Stellato in porta, Mulè, Cristini e Vitturini in difesa, Errico e Zappella sulle fasce, Mastrantonio, Tascone e il debuttante Russo in mezzo al campo, con Falleni e Bernardotto in attacco.

A partire meglio sono gli ospiti, che sfiorano subito il gol dopo 3 minuti, con una conclusione al volo da fuori di Parisi (ex di giornata) sugli sviluppi di un calcio d’angolo, che costringe Stellato alla grande parata. Qualche minuto dopo, è ancora il Campobasso a rendersi pericoloso, con una conclusione di poco fuori da parte di Gala, servito in verticale da Gargiulo. Da quel momento prevale un sostanziale equilibrio fino all’ultimo quarto d’ora della frazione, quando il Guidonia crea varie occasioni, su tutte 2 di Bernardotto che al 33° viene mandato in verticale da Mastrantonio, supera in velocità un difensore e calcia forte sul primo palo, costringendo il portiere avversario Tantalocchi al grande intervento, e al 41° recupera palla sul lato corto dell’area e colpisce il palo (ma l’azione era ferma per un fallo in attacco che in caso di gol sarebbe stato sicuramente rivisto all’FVS).

All’inizio della ripresa tornano pericolosi i molisani, con una conclusione in girata di Brunet che termina larga di pochissimo. Al 66° arriva la chance più grande del secondo tempo per il Guidonia, con ancora Bernardotto che compie una grandissima discesa sulla fascia sinistra, liberandosi di 2 avversari ed entrando in area, ma venendo chiuso al momento del tiro da un’uscita provvidenziale di Tantalocchi. Nel finale di partita gioca meglio la squadra di Zauri che costruisce molte occasioni ma non riesce a segnare sia per sfortuna, come al 73° quando Cristini devia sulla sua traversa un cross dalla destra di Cristallo, sia per mancata freddezza, quando su una brutta palla persa in uscita da Cristini, Padula si fa ipnotizzare in 1 contro 1 da Stellato, sia per imprecisione, come al 90° con un tiro dal limite di Gala che finisce fuori di poco.

Negli ultimi minuti arrivano anche 2 chiamate all’FVS, prima da parte del Campobasso per un possibile calcio di rigore, poi del Guidonia per un eventuale rosso diretto, ma in entrambi i casi l’arbitro rigetta le richieste delle panchine. Nel recupero i padroni di casa tornano a spingere con costanza, non riuscendo però ad impensierire la difesa avversaria, dovendosi quindi accontentare di un pari.

Al termine della partita, per celebrare i risultati ottenuti dal Guidonia Montecelio a partire dalla scorsa stagione, con la vittoria della Serie D, la conseguente promozione al professionismo e il doppio rinnovamento dello stadio, è stato il momento del “Drone Show” di 300 droni, novità assoluta nella zona che, a 100 metri d’altezza, hanno composto immagini rappresentative della squadra e frasi dell’inno ufficiale.

Con questo risultato il Guidonia sale a 24 punti in classifica, rimanendo in quarta posizione e venendo raggiunto da Carpi e Ternana, che sarà prossimo avversario della squadra di Ginestra, domenica 30 novembre alle 17:30 nello stadio Libero Liberati di Terni.