Primo tempo:
Cancellieri e Castellanos firmano il doppio vantaggio, Genoa pericoloso solo nel finale
La Lazio ha imposto subito il proprio ritmo al Ferraris, mostrando concretezza e cinismo nei momenti chiave. In un primo tempo intenso e ricco di duelli fisici, i biancocelesti hanno saputo sfruttare alla perfezione le ripartenze, colpendo due volte e incanalando la sfida in una direzione favorevole.
La cronaca si apre con un avvio rovente: dopo appena quattro minuti Cancellieri, servito da Castellanos, firma l’1-0 con un destro preciso sul secondo palo che sorprende Leali. Il Genoa prova a reagire, ma fatica a superare il blocco difensivo laziale.
Al 20’ ci prova Vitinha con un destro dalla distanza, ma Provedel respinge con sicurezza. Il raddoppio arriva al 30’: Castellanos, protagonista anche in fase di rifinitura, scambia con Marusic e trova lo spazio per battere di piatto Leali, siglando lo 0-2. Poco dopo Sarri è costretto al cambio forzato di Marusic con Hysaj, mentre sul finire della frazione il Genoa si scuote: Ellertsson e Colombo sfiorano il gol che avrebbe riaperto la sfida, ma Provedel salva con due interventi provvidenziali.
Il parziale di 0-2 riflette la maggiore lucidità della Lazio, capace di capitalizzare le occasioni create e di gestire con maturità i momenti di pressione. La squadra di Sarri conferma di aver ritrovato compattezza e incisività offensiva, elementi fondamentali per inseguire posizioni europee. Il Genoa, dal canto suo, ha mostrato segnali di crescita negli ultimi dieci minuti, ma servirà maggiore precisione sotto porta per rientrare in partita.
Curiosità e statistiche: Castellanos ha preso parte a entrambe le reti, con un assist e un gol personale, confermandosi decisivo. Provedel, nonostante due interventi complicati, mantiene inviolata la porta. Da segnalare anche tre ammonizioni nella prima frazione (Vásquez, Norton-Cuffy e Cataldi), indice di una gara accesa e combattuta.
Secondo Tempo:
Un tris che profuma di autorità e maturità: la Lazio archivia il match con il Genoa con un secondo tempo in cui solidità e cinismo hanno fatto la differenza.
La ripresa si apre con un Genoa più intraprendente, deciso a cercare la rete che avrebbe potuto riaprire la partita. Al 57’ la grande chance capita sui piedi di Colombo, che però spreca malamente un cross invitante di Aarón Martín. Pochi minuti più tardi l’episodio che avrebbe potuto cambiare l’inerzia: l’arbitro Ayroldi assegna un calcio di rigore ai rossoblù, salvo poi tornare sui propri passi dopo il check del VAR, facendo tirare un sospiro di sollievo alla difesa biancoceleste.
Scampato il pericolo, la Lazio reagisce con freddezza e al 63’ chiude virtualmente i giochi: punizione insidiosa di Pellegrini, palla vagante in area e Zaccagni che, con la consueta lucidità, fulmina Leali sotto la traversa per lo 0-3. Da quel momento in avanti la squadra di Sarri amministra con maturità, lasciando al Genoa solo il giro palla e qualche sporadico tentativo dalla distanza, senza mai perdere compattezza.
Il finale di gara è gestito con calma olimpica dai biancocelesti, che effettuano diversi cambi per rifiatare e mantenere equilibrio, mentre il Genoa prova invano a cercare la rete della bandiera con Ekuban e Venturino. L’occasione più clamorosa capita a Cancellieri al 72’, servito magistralmente da Castellanos: a due passi dalla porta, l’attaccante spara incredibilmente alto, fallendo il poker. Nei minuti conclusivi, complice la stanchezza, il ritmo cala vistosamente e la Lazio si limita a contenere gli ultimi assalti rossoblù, attendendo il triplice fischio che arriva al 95’.
Il gol di Zaccagni al 63’ è il suo primo centro stagionale lontano dall’Olimpico, mentre per Provedel arriva la seconda partita consecutiva senza subire reti. Nuovi segnali di una squadra in crescita.
